Il ministro Dario Franceschini l’aveva presa, ottimisticamente, come la data della svolta: “Il 27 marzo riapriremo i teatri in zona gialla”. Così non è stato, come ben sappiamo. Resta però la data con tutto il suo significato. Ogni anno, dal 1962, viene celebrata la Giornata mondiale del teatro. Per tradizione ogni anno viene richiesto un messaggio a un grande artista. Per l’Italia sono stati chiamati in tre fino ad ora: Luchino Visconti, Umberto Orsini (oggi pubblicheremo l’intervista che per l’occasione gli abbiamo fatto ndr.) e Dario Fo. Quest’anno è toccato a Helen Mirren, attrice straordinaria, premio Oscar nel 2007 per la sua interpretazione in The Queen.
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“Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze.
Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia.
La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet.
Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo.
L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo.
Non vedo l’ora! “
* Tradotto da Roberta Quarta