Oggi a Terni la grande festa di Visioninmusica tra pagine di libri e straordinari spartiti di musica

TERNI – Triplice appuntamento oggi, lunedì 21 giugno, in occasione della FESTA DELLA MUSICA, per VISIONINMUSICA SUMMER 2021 del direttore artistico Silvia Alunni: alle 19:00, nello spazio Baravai antistante l’Anfiteatro romano di Terni avrà luogo la presentazione del libro La storia della Disco Music di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano; a seguire, sul palco dell’Anfiteatro i due concerti dei Machine Head Quintet (ore 21:00) e Orchestra Magna (ore 22:30).

Ingresso libero per la presentazione del libro; biglietti dei concerti in vendita su Vivaticket al link:

https://www.vivaticket.com/it/tour/visioninmusica-summer-2021/1137

I PROTAGONISTI DELLA FESTA DI VISONINMUSICA

Arriva a 3500 copie vendute il volume La storia della Disco Music di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, edito da Hoepli, che sceglie per la sua ripartenza dei tour “Live” la cornice estiva della storica manifestazione “Visioninmusica”. In occasione della Festa della musica lunedì 21 giugno alle ore 19:00 gli autori presenteranno il libro a partire dalle ore 20, prima del doppio concerto della manifestazione, negli spazi aperti del Baravai dell’Anfiteatro Romano.

Il voluminoso saggio narra in prospettiva socio-culturale la storia di un genere musicale – melting pot sonoro, sociale e culturale – che da movimento underground si è evoluto in carismatico trend-setter di massa. Dalle originarie discothèques di Parigi alle radici afro, R&B, soul e funk, fino alle contaminazioni con l’elettronica, il rock e il jazz, la metodica e dettagliata ricerca riserva uno spazio anche alla prima Italo Disco. Cinquecento pagine ricche di racconti, aneddoti e citazioni con la prefazione di Gloria Gaynor e l’introduzione di Amii Stewart, due regine dell’epoca d’oro, e le postfazioni di Mario Biondi e Ivan Cattaneo: una vera e propria guida per orientarsi tra correnti, superstar, icone e “meteore” della Disco Music, senza dimenticare il ruolo dei DJ, dei personaggi più oscuri e il contributo fondamentale all’evoluzione della musica moderna. Con un approccio poliedrico, La storia della Disco music tratta ampiamente la realtà sociale, politica e culturale digli anno d’oro del genere, sia in Italia che nel mondo, dimostrando come sia stato e continui ad essere un fenomeno di aggregazione tra razze, sessi e ceti, contro pregiudizi, razzismo e omofobia.

Basta scorrere una qualsiasi classifica di quarant’anni fa per trovare canzoni diventate leggendarie non solo sul dancefloor, ma anche negli annali della musica pop: da Hot Stuff di Donna Summer a I Will Survive di Gloria Gaynor, da Good Times degli Chic a Knock On Wood di Amii Stewart, fino allo storico duetto di Donna Summer e Barbra Streisand, No More Tears (Enough Is Enough).

“La Disco Music resterà per sempre impressa nel DNA della musica” – affermano gli autori. “Neanche quando, a tre mesi di distanza dall’apice del suo successo, nel 1979, ebbe luogo la “Disco Demolition Night”, la più vergognosa e violenta crociata contro il genere, che vide bruciare a Chicago migliaia di dischi, si riuscì a “ucciderla”. Quell’atto lasciò trasparire l’intolleranza, il razzismo e l’omofobia di un gruppo di fanatici sostenuti da una frangia dell’industria discografica”.

 

GLI AUTORI

Andrea Angeli Bufalini 

Giornalista, critico musicale e scrittore, ha all’attivo pluriennali collaborazioni con varie testate musicali, tra cui “Radio & TV”, “Dance Music Magazine”, “Raro!”, “Musica & Dischi”, “Rockstar”, collana “Dance” di De Agostini Editore, “TV RadioCorriere”. È co-autore, con Giovanni Savastano, del libro La Disco. Storia Illustrata della discomusic (Arcana, 2014).

Laureato in Giurisprudenza, funzionario Rai nel settore radiofonico musicale, per anni è stato rappresentante per l’Italia di Eurosonic, radio-workshop di musica leggera presso l’EBU (European Broadcasting Union).

Uno dei suoi vezzi? Oltre a collezionare vinili di disco-funky-soul, farsi fotografare con artisti stranieri e italiani, ma solo se da lui intervistati: finora, sono un migliaio gli scatti raccolti nel suo album.

Giovanni Savastano 

Psicoterapeuta, docente e scrittore, nonché appassionato e cultore di musica, cinema e filosofia. Ha iniziato il viaggio nella scrittura con articoli e libri di psicologia; poi, dopo aver seminato qualche racconto breve per Feltrinelli e Giovane Holden, è saltato sui vagoni musicali, scrivendo sulle riviste “Musica e Dischi”, “Classix!” e “Classic Rock” e pubblicando, insieme ad Andrea Angeli Bufalini, il volume La Disco. Storia illustrata della discomusic (Arcana 2014).

Ora, dopo un’entrata in sala cinematografica con il saggio biografico Gian Maria Volonté. Recito dunque sono (Edizioni Clichy 2018), ritorna sul dancefloor.

MACHINE HEAD 5TET

Con il nuovo disco Runaway (2021) i Machine Head Quintet proseguono la ricerca iniziata con Fuori dal Chorus (2012), introducendo variazioni stilistiche e tematiche al loro modo di fare musica. Per le improvvisazioni il quintetto si avvale in maniera efficace dell’elettronica, grazie all’impiego di campionamenti e loop con i quali i musicisti interagiscono brillantemente. All’interno di Runaway convivono particolari interpretazioni di classici brani rock insieme a pezzi originali che spaziano dal genere latin al funk. Il quintetto è composto da musicisti di esperienza, con alle spalle numerosi progetti individuali e altrettante collaborazioni con artisti del panorama jazzistico internazionale. I Machine Head Quintet sono: Massimo Morganti – compositore, direttore della Colours Jazz Orchestra e docente di trombone jazz presso il Conservatorio di Adria; Marco Postacchini – saxofonista, compositore e docente di armonia, composizione e arrangiamento jazz presso il Conservatorio Maderna di Cesena; Roberto Gazzani – bassista, compositore, polistrumentista, insegnante con collaborazioni e incisioni dal jazz al funk; Andrea Morandi – batterista con una formazione influenzata dalla musica brasiliana e una carriera che gli ha fatto frequentare generi musicali differenti; Nico Tangherlini – giovane pianista, classe 1995, con già all’attivo progetti e collaborazioni di rilievo. Insieme costituiscono “un ensemble coeso e dinamico”, come ha scritto Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia. Il tutto all’insegna di uno stile in cui elementi tradizionali e innovazione convivono e dialogano. Gli album dei Machine Head Quintet sono prodotti e distribuiti da Groove Master Edition, etichetta discografica di Gegè Telesforo.

MARCO POSTACCHINI sax, flauto, clarinetto basso, efx

MASSIMO MORGANTI trombone, efx

ROBERTO GAZZANI basso elettrico, progr. computer

ANDREA MORANDI batteria

NICO TANGHERLINI tastiere

 

ORCHESTRA MAGNA

Orchestra Magna nasce dall’idea di formare un ensemble che riunisse alcuni tra i migliori musicisti umbri e di costruire intorno al loro profilo un progetto di alta qualità musicale, dinamicità e forte diffusione. Il repertorio è costituito da canzoni originali in italiano che fondono insieme jazz, funk, reggae, house e latin. I musicisti sono di primo livello: Lorenzo Agnifili, vincitore del primo premio ai concorsi di composizione “Barga Jazz” (2013 e 2018) e “Scrivere in Jazz” (2018); Marialuna Cipolla, nominata al David di Donatello per la colonna sonora de Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores; Cristian Pratofiorito, che ha collaborato con Federica Carta e Giuseppe Anastasi (Premio Tenco 2018); Antonio Mandosi che ha collaborato con l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Ennio Morricone; Fabio D’Isanto che ha collaborato con Ares Tavolazzi. L’Orchestra Magna ha visto la luce nel 2018 e ha già all’attivo numerosi concerti nel centro Italia, nel circuito dei club e dei festival estivi, tra cui va ricordata la performance a Scheggino per la rassegna La voce della terra (2019).

LORENZO AGNIFILI voce e pianoforte

MARIALUNA CIPOLLA voce, ukulele

ALESSANDRO GIAMMARI voce

ANTONIO MANDOSI tromba

FILIPPO BIANCHINI sax tenore

MASSIMO COLABELLA chitarra elettrica

CRISTIAN PRATOFIORITO tastiere

ALESSANDRO BOSSI basso elettrico

TIZIANO TETRO batteria e percussioni

FABIO D’ISANTO batteria

Redazione Vivo Umbria: