TERNI – S’intitola Occhi Verdi e il sound è accattivante. Un mix di disco e pop, passando per la new wave e la synth wave. È il primo singolo della cantautrice ternana Alessia Sbordoni uscito da pochissimo su tutte le piattaforme streaming. Una sfida da solista che con coraggio e grande attenzione ai dettagli, Sbordoni porta avanti a piccoli passi decisi. Già tanti i riscontri positivi per questo nuovo progetto musicale. Ne parliamo insieme a lei, per farci raccontare meglio i retroscena e quello che arriverà in futuro.
Quando hai iniziato a fare musica?
Il mio percorso nel mondo musicale è nato quando avevo quattordici anni, con le prime scuole di musica, i primi gruppi. La passione è esplosa però quando ho cominciato a avere esperienze nella scrittura musicale. Mi piace esplorare, vengo da una famiglia che mi ha trasmesso un grande amore per l’ascolto della musica. Nella scrittura ho scoperto tanti artisti, anche meno noti e per me è stata una svolta. Per diversi anni ho cantato con vari gruppi. Tutto il lavoro di scrittura che sto facendo lo vivo come una liberazione e una conquista della penna. Mi sto anche divertendo molto.
Come è nato Occhi Verdi?
Occhi Verdi è un pezzo nato una sera tornata a casa, dopo essere stata insieme agli amici di una vita. Ero arrabbiata e il mio modo migliore di reagire è stata la scrittura. Questo pezzo parla di lasciare andare la tenacia di voler cadere sempre in piedi, di voler sempre dire che va tutto bene anche quando si è stanchi e fragili. All’inizio di quest’anno ho ripreso in mano Occhi Verdi e ho contattato Leonardo Luciani, in arte Unison Apollo, un produttore ternano bravissimo e nelle sue mani è partito il processo di ricostruzione del pezzo che è stato spogliato di tutto quello che aveva in più e è rimasto nella sua veste essenziale. Così abbiamo iniziato a riarrangiarlo.
Cosa verrà dopo Occhi Verdi?
Occhi Verdi è il primo di una serie di tre singoli a cui sto lavorando, l’intenzione è quella di avere tre canzoni, ciascuna con un’immagine e un sound ben distinti. Un progetto che è sì musicale, ma anche visivo perché quando scrivo vedo già le immagini scorrere davanti ai miei occhi. Spero anche di partire presto con dei live.
Quando potremo vedere il video clip?
Il videoclip, al momento è in fase di post produzione. Il videomaker è Federico Sciaboletta, un giovanissimo e bravissimo fotografo ternano. Mentre scrivevo Occhi Verdi avevo in mente due colori, rosso e blu e immaginavo un locale che avesse questi contrasti forti. Spoiler: la location è veramente originale, si tratta di un night club, vuoto. Ho iniziato contattando vari night club della zona, un mondo che non conoscevo assolutamente e alla fine sono arrivata a Perugia, in questo locale che ha una forte potenza visiva. I proprietari sono stati molto disponibili e abbiamo fatto una giornata di shooting.
Da chi ti sei lasciata ispirare per Occhi Verdi?
Whitemary, Emmanuelle, Blondie, The Weekend, Vendredi sur Mer. Sono una grande ascoltatrice.
Come vorresti chiudere l’intervista?
Con i ringraziamenti che devono assolutamente partire da Unison Apollo, (Leonardo Luciani) un grazie di cuore al Maestro Luciani. Grazie a Marco Testa per i molteplici assist lungo il percorso e l’aiuto nel mix e master presso sinusoidestudio. Grazie a Federico Sciaboletta (Federico) il suo occhio attento (a proposito di) ha tradotto oltre ogni aspettativa tutti i colori e le immagini che ha la mia testa. Grazie a Flavio Fenici per le grafiche del progetto.