GIOVE – Quattro chiese dell’Umbria segneranno il nuovo percorso intrapreso da Opificio Sonoro con il progetto “Musica ricercata“. La data d’inizio di questo viaggio musicale, artistico e spirituale al tempo stesso, è sabato 4 giugno nella chiesa di Santa Maria Assunta a Giove.
Insieme all’organista Adriano Falcioni Opificio Sonoro annuncia “un’esperienza d’ascolto che – si legge nella nota che introduce al concerto – si caratterizza per trasversalità del repertorio: in questo primo concerto musiche di Dietrich Buxtehude dialogano con opere di Giacinto Scelsi e Sofia Gubaidulina. Il tema affrontato è quello della solitudine, intesa come condizione interiore di ascolto e come esigenza artistica che si esprime negli ‘a solo’ strumentali dei musicisti: oltre ad Adriano Falcioni, la flautista Claudia Giottoli, il fisarmonicista Samuele Telari e la percussionista Laura Mancini. La condizione solistica degli interpreti – conclude la nota – focalizza di volta in volta le qualità sonore degli strumenti in gioco, provocando nell’ascoltatore un ascolto profondo, aperto alla dimensione razionale ma anche a quella meditativa”.
L’ingresso è libero. Obbligatoria la mascherina FFP2.
OPIFICIO SONORO
Per chi volesse conoscere e approfondire, ecco la scheda che riguarda l’ensemble che si descrive così.
Opificio Sonoro è un collettivo di musicisti uniti da curiosità culturale e passione per la sperimentazione di programmi innovativi.
OS è uno spazio creativo in cui differenti mondi artistici si incontrano, interagiscono e sondano le possibilità di gioco.
OS è un’entità musicale poliedrica, che propone esperienze d’ascolto diagonali rispetto alle tradizionali programmazioni delle sale da concerto: dalla musica antica alla contemporanea, dal suono degli strumenti storici a quello elettronico.
OS vuole restituire il senso di contemporaneità presente nei capolavori di tutte le epoche, proponendo narrazioni e avventure d’ascolto originali sempre a partire dal valore comunicativo dell’esperienza sonora.
Gli eventi targati OS si caratterizzano per la varietà delle combinazioni timbriche (dallo strumento solo all’ensemble) e per la natura molteplice delle voci che combinano (dalla parola al suono amplificato).
OS è un laboratorio della programmazione creativa. Ospita artisti coraggiosi, convinti che l’invenzione sia una necessità. Insieme a loro elabora visioni e programmi carichi dell’energia delle idee.
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