TODI – Ne abbiamo parlato con interesse il 27 luglio scorso su vivoumbria.it e oggi possiamocertificare che prosegue la ricerca negli archivi collegata alla stesura della seconda edizione del libro “Augusto Ciuffelli: un umbro al servizio dello Stato”, che i due autori, i giornalisti Umberto Maiorca e Pier Francesco Quaglietti, intendono presentare a fine novembre a Perugia.
La prima edizione pubblicata nel 2021, centenario della morte di Ciuffelli, è stata distribuita gratuitamente in circa 350 copie, consegnate a biblioteche pubbliche, a rappresentanti delle più importanti istituzioni umbre, a giornalisti, a fondazioni private e ovviamente a tantissimi cittadini che ne avevano fatto richiesta.
Tra la documentazione raccolta e che ci è stata fornita in anteprima, una lettera scritta da Gabriele D’Annunzio ad Augusto Ciuffelli (qui sotto e nella foto di copertina) con data 29 giugno 1915 e messa a disposizione degli autori, così come opuscoli e altre foto, dall’Archivio Grondona grazie a Lucia Mencaroni.
Una lettera ossequiosa e rispettosa, che dimostra anche una buona conoscenza tra i due e lascia presagire come questo legame si sia ulteriormente rafforzato con la morte del figlio “Gepi”, deceduto in combattimento con il suo comandante di squadriglia, Giuseppe Gabbin. Rapporto che potrebbe essere stato utile al Governo Italiano nel momento in cui Augusto Ciuffelli fu per sei mesi Commissario Generale civile per Trieste e la Venezia Giulia nel momento clou della “Questione di Fiume”.
La nuova documentazione reperita è abbondante e anche singolare, per certi aspetti. Infatti i due autori ci parlano di una lettera rintracciata all’Archivio Centrale dello Stato – “Archivio Francesco Saverio Nitti” nella quale scrive all’onorevole Ciuffelli, ministro dell’Industria e del Commercio “per segnalare” per la Direzione del Consorzio Zolfifero siciliano l’ingegner Pompei…”.
“Ti prego di tener conto, se è conveniente e giusto, conclude Francesco Saverio Nitti, della loro aspirazione, o per dir meglio del loro desiderio. Saluti cordiali”. Una lettera di raccomandazione? Sì, ma scritta di fino… lasciando la decisone al Ministro… Come sarà finita la storia?
Certamente nella nuova edizione non ci sono solo lettere singolari o tipiche da sempre della gestione amministrativa, ma anche telegrammi costanti tra il presidente del consiglio dell’epoca, Francesco Saverio Nitti, e il commissario Augusto Ciuffelli, chiamato ad espletare un incarico difficilissimo in un ambiente in cui già si percepivano grandi problemi che forse la burocrazia del Regno d’Italia non aveva ben chiari. Di questo gli autori, Maiorca e Quaglietti, forniranno ampia documentazione.
Altro materiale riguardante Augusto Ciuffelli è stato reperito presso la Fondazione Feltrinelli di Brescia, luogo in cui lo statista umbro fu prima come Prefetto e poi come segretario di Zanardelli, ministro e presidente del consiglio.
Da parte loro Giampiero Zanon e Dino Vecchiato, autori del capitolo in questa seconda edizione su Gepi Ciuffelli, medaglia d’argento al valor militare, hanno raccolto un’altra nutrita documentazione e tra questa anche lo stato di servizio del giovane aviatore.
Foto tratte dall’Archivio Grondona – Todi