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Nuove opportunità di formazione nel settore turistico con l'intesa tra Università di Perugia e le svizzere Les Roches e Glion

PERUGIA – È il settore dell’ospitalità ad offrire maggiori occasioni di lavoro, soprattutto tra le imprese turistiche di lusso, dove la richiesta di figure altamente specializzate con una preparazione e una formazione adeguate è sempre più crescente. Parte da queste opportunità il salto in avanti fatto dal corso di laurea in Economia del turismo di Assisi dell’Università di Perugia con la sigla del protocollo d’intesa con le due Università svizzere, “Les Roches” e “Glion”, prestigiose scuole internazionali di specializzazione sul turismo. Un accordo, che rende il corso attrattivo per l’Italia centrale, fortemente voluto da Confindustria Alberghi d’intesa con il professor Mauro Pagliacci, presidente del corso di laurea che ha sede a Palazzo Bernabei di Assisi.

Il settore dell’ospitalità è ormai un datore di lavoro globale, sempre in continua evoluzione che, secondo il World Travel & Tourism Council, fornisce nel mondo un posto su 10. Con un tasso di crescita annua quasi del 4%, l’industria deve affrontare una carenza di competenze che rappresenta un ostacolo per le imprese del settore e che potrebbe minacciare 14 milioni di posti di lavoro entro il 2025. Il bisogno del settore di “talenti educati” si riscontra anche negli alti tassi di Hospitality Management.
“I protocolli consentiranno, solo ai laureati del corso di Economia del Turismo dell’Università di Perugia – spiega la vice presidente di Confindustria Alberghi, Carmela Colaiacovo, che ha fortemente sostenuto l’intesa – di accedere, con percorsi riservati e a tariffe economicamente vantaggiose, ai master di specializzazione per manager del turismo, erogati da queste due scuole di formazione di eccellenza, riconosciute a livello mondiale. In queste Università internazionali, la combinazione dello studio accademico e pratico al campus, insieme ad esperienze reali attraverso gli stage retribuiti e una forte motivazione personale danno agli studenti quell’insieme di competenze necessarie ben mirate. Lchiave del successo per loro è rappresentata dalle capacità interpersonali, le cosiddette ‘soft skills’, soprattutto se hanno a che fare con una clientela di alto profilo sociale ed economico, in contesti culturali e linguistici differenti; sviluppano un’acuta attenzione al dettaglio, al senso estetico, alla predisposizione a lavorare in team e sotto pressione. Tutte competenze, queste, che si ottengono a Glion o Les Roches”.
Una crescita professionale non indifferente: nonostante la digitalizzazione, i consumatori sembrano apprezzare l’elemento umano durante il processo di transazione. Ai più alti standard del lusso, l’interazione personale è un’aspettativa, e contano il modo in cui il servizio personalizzato viene svolto e la fidelizzazione viene costruita. Considerata la crescita rapida e la volatilità dei mercati globali, i settori del lusso sono sotto una pressione costante per rimanere rilevanti. Fronteggiano la sfida perpetua di creare prodotti e servizi che continuino a ispirare nuova clientela, cercando di rimanere fedeli ai propri valori tradizionali e alla base di consumatori già acquisita. Un bisogno di equilibrio tra accessibilità ed esclusività.

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