Nove intensi giorni di cinema con il “Terni Film Festival” del direttore artistico Moni Ovadia

TERNI – Presentata  al Cenacolo San Marco la 18esima edizione del Terni Film Festival che per il secondo anno vede la direzione artistica di Moni Ovadia. “Un festival che diventa maggiorenne” ha esordito Arnaldo Casali, direttore dell’Istess. Il tema, All of us era stato preannunciato lo scorso luglio con l’anteprima al Piediluco Festival; molte le novità e gli ospiti di questa edizione che toccherà varie tematiche: dalla giustizia sociale all’ambiente, dalla tutela dei più fragili allo spreco alimentare. Un festival che nel 2022 dal 12 al 20 novembre animerà la città per nove intensi giorni e che si prospetta sempre più come iniziativa dal respiro internazionale.

 

 

Moni Ovadia, che ha aperto la conferenza stampa in collegamento da remoto, ha sottolineato l’importanza di questo festival, soprattutto in concomitanza di un momento storico complesso come quello attuale, ponendo l’attenzione sulla spiritualità come strumento di comunicazione e sul ruolo che tutti condividiamo quali di custodi attivi della terra che consegneremo alle generazioni future.

A seguire, l’intervento di Francesco Venturini, presidente dell’associazione San Martino che da quest’anno gestisce anche il CAV, il Centro Anti Violenza territoriale. Il contrasto alla violenza di genere sarà infatti uno dei temi principali del festival che si aprirà, sabato 12, con l’inaugurazione della panchina rossa, sul sagrato della cattedrale, in memoria delle donne vittime di violenza. Il vescovo Francesco Antonio Soddu ha rimarcato quanto queste tematiche riguardino tutti e che “nessuno può girare il capo dall’altra parte, contro l’indifferenza che è causa di molti mali, ciascuno può e deve mettere in campo qualcosa.”

In rappresentanza della Fondazione Carit, che sostiene il Terni Film Festival fin dalla primissima edizione, c’era il vice presidente, Massimo Valigi. “Abbiamo condiviso questo cammino insieme, fatto di condivisione autentica” ha ricordato. Sottolineando quanto il cinema sia un mezzo fondamentale che permette lo stare insieme, creando vicinanza e comunità. Dello stesso avviso anche l’assessore alla cultura Maurizo Cecconelli, che ha ribadito l’interesse dell’Amministrazione verso il Terni Film Festival e verso il cinema come strumento di promozione del territorio.

 

 

Lucrezia Proietti, direttrice artistica del Piediluco Festival e da quest’anno anche alla direzione organizzativa del Terni Film Festival, ha evidenziato come la musica in questa edizione sarà particolarmente presente, in appuntamenti di prestigio come quello di domenica 20 novembre quando, in occasione del focus sull’Ucraina, sarà proiettata e sonorizzata dal vivo La Corazzata Potemkin di Einsentein a cura di Edison Studio. Proietti e Casali hanno poi passato in rassegna diversi appuntamenti, come la cena contro lo spreco alimentare realizzata con il cibo invenduto e la proiezione del documentario su Giovanna Marini.

In chiusura, l’intervento di Ermanno Ventura, direttore della Commissione diocesana Lavoro, Giustizia e Pace che ha ricordato l’impegno del Terni Film Festival contro ogni forma di sopraffazione “questo festival è un no gridato contro ogni tipo di violenza.”

Qui il programma completo.

Sara Costanzi: Metà Italia, metà Svezia, vivo di cultura. Ho una laurea in teatro contemporaneo. Animalista e amante della natura, mi appassionano le storie, la storia, la musica, l’arte, il cinema e il teatro.