Nino Buonocore: “In Jazz (live)”

Non ero a conoscenza dell’uscita di questo lavoro del cantautore napoletano Nino Buonocore, che ha scritto pagine importanti della musica leggera italiana a partire dagli anni ’80. Invece la scorsa settimana l’ho intravisto ospite in un programma televisivo del mattino scoprendo che era in uscita il suo nuovo album, “In Jazz (Live)”. Ha eseguito un paio di brani e spiegato il progetto che ho trovato molto interessante.

La copertina dell’ultimo disco di Nino Buonocore

Il disco nasce durante un concerto registrato il 27 febbraio dello scorso anno (quindi a pochissimi giorni dal lockdown), a Roma all’Auditorium Parco della Musica; è anche il primo live in 40 anni di carriera e ripercorre la sua produzione in chiave jazz.

Genere peraltro presente da tempo nelle composizioni del cantautore; a questo proposito fu fondamentale l’incontro con Chet Baker nel 1988 per collaborare nell’album “Una Città Tra Le Mani”, dove erano presenti anche altri nomi importanti come James Senese, Nicola Stilo, Anthony Jackson, Paulinho Da Costa e Danny Gottlieb.

Autore, produttore ed arrangiatore, Buonocore ha prodotto il primo album degli Avion Travel  ed ha collaborato con i membri della band fusion Steely Dan per la realizzazione del disco “Sabato domenica e lunedì”, pubblicato nel 1990. Ha inciso 13 album in studio oltre a 4 raccolte ed ha partecipato quattro volte a Sanremo. «Scrivimi» è stata tradotta in dodici lingue, vendendo ad oggi 4 milioni di copie nel mondo.

Anticipato dall’inedito “Meglio così” l’album ha un’atmosfera acustica molto intrigante e scorre molto piacevolmente per i tutti i 70 minuti che lo compongono. Molto interessanti sono gli arrangiamenti e gli assoli proposti;  sul palco oltre al cantautore ci sono: Antonio Fresa al piano, Antonio De Luise al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e gli ospiti Flavio Boltro alla tromba e Max Ionata al sax.

Trovano naturalmente spazio i successi come «Rosanna» e «Scrivimi» ma anche altri brani meritano una citazione come ad esempio “Abitudini” ed “Esercizi di stile”, con un bel giro armonico in cui emergono i fiati di Boltro e Ionata, “Boulevard”, “Anche questo è amore”, “A chi tutto e a chi niente”.

Davvero una bella sorpresa; molto consigliato.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.