PERUGIA – Ha solo 20 anni, è ballerina professionista, vanta numerose esperienze internazionali, è membro del Consiglio Internazionale della Danza (CID) dell’Unesco e adesso può vantarsi di aver ideato un nuovo stile a cui non ha esitato a dare un nome: Martial Dance.
E’ targato anche Perugia il futuro della danza italiana grazie alla passione e all’abnegazione di Chiara Ciarfuglia che dopo gli inizi in giovanissima età si è diplomata presso la Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio, poi si è trasferita in Spagna per partecipare a diverse produzioni presso il Ballet National de Catalunya sotto la direzione artistica di Elias Garcia ed ora, nei mesi in cui è stata costretta nella sua abitazione nel cuore di Perugia per il Covid 19, ha pensato bene di studiare e realizzare una fusione tra l’arte della danza e quella delle arti marziali, scegliendo nello specifico il Thai Chi Chuan per la bellezza dei suoi movimenti.
Un’illuminazione tra le più apprezzate nell’edizione numero 55 del World Congress Of Dance Research, svoltosi ad Atene nei primi giorni di luglio e organizzato dal CID (l’organizzazione ufficiale universale per qualsiasi forma di danza), a cui ha partecipato sia pure solo in via telematica insieme ad altri tre soli rappresentanti italiani su oltre cento tra praticanti, insegnanti, coreografi e ricercatori in rappresentanza di tutti i paesi del mondo. Una coreografia che l’Unesco, insieme alle altre presentate dai partecipanti, mette ora a disposizione su un’apposita piattaforma utile a promuovere nuove produzioni e che risulta particolarmente ambita per chi come Chiara lavora come freelance in spettacoli che variano dal classico/neoclassico, al jazz e alla tap dance.
“Le arti marziali per impegno, dedizione e disciplina – spiega la ballerina perugina – sono simili in qualche modo alla danza, evidenziando molti punti in comune. Entrambe hanno la necessità di un allenamento quotidiano per trovare la precisione, la funzionalità e la bellezza dei loro movimenti: così, partendo da questo pensiero, ho cercato di mescolare questi due mondi che sembrano molto distanti tra loro quando in realtà sono molto vicini. Ho scelto di mixare in una coreografia la danza con un’arte marziale molto particolare, il Thai Chi Chuan, utilizzando lo Stile Yang per la bellezza dei suoi movimenti che sono ampi e circolari. I risultati sono stati sorprendenti”.
Chiara Ciarfuglia, che ha realizzato il video proposto al CID presso una delle sale de La Città della Domenica con le riprese di UNI360 Studio, si è avvalsa della collaborazione di Anna Siniscalco, direttrice tecnica a Roma di Dinamica Tai Chi Chuan e Arti Associate A.S.D., nonché istruttrice di accademia della International Yang Family Tai Chi Chuan Association. “Era fondamentale – spiega Ciarfuglia – conoscere alcuni segreti del Tai Chi Chuan e delle arti marziali attraverso una professionista del settore e ringrazio Anna per la pazienza avuta con me. Per creare la coreografia alcuni movimenti del tai chi sono stati adattati alla danza dopo aver analizzato alcune sequenze di entrambi gli approcci che hanno origini simili”. Ma l’attività di Chiara, che è anche coreografa, regista, sceneggiatrice e produttrice, non si ferma di certo qui. Tra audizioni, progetti e il lancio della Martial Dance, a settembre è previsto uno spettacolo in teatro con una nuova idea di fusione tra arti: danza, musica live e fotografia.