PERUGIA – “Sono stata vittima di bullismo in prima persona. A scuola mi hanno derisa, maltrattata, mi hanno infilzato mine di matita sulle gambe, mi hanno incendiato i capelli. Quello che è necessario è avere sostegno. Spesso noi adolescenti non veniamo compresi, non veniamo ascoltati. Sono orgogliosa di questo progetto che vede l’apertura di un punto di ascolto, per me stessa e per le persone che necessitano di aiuto. È importante anche solo avere una voce amica che ti dice che va tutto bene, che tutto si può superare e risolvere”. E’ con queste parole che Sofia Bicchieraro presenta una nuova realtà in procinto di nascere a gennaio con l’apertura al pubblico di un Punto di Ascolto contro bullismo e cyberbullismo. Collaboreranno al progetto figure professionali e saranno adoperate metodologie adatte ed efficaci nel centro operativo che si pone l’obiettivo di assistere e supportare le vittime di abusi e aggressioni da parte di gruppi, persone e bulli.
“Mia figlia risponderà al telefono dicendo: Pronto, ti ascolto. Sono Sofia…” riferisce Giancarla Maio, presidente dell’Associazione “I ragazzi di ferro” nata nel 2017, e prosegue: “Quando ci sono episodi di violenza, ne pagano le spese non solo i ragazzi vittime, ma anche la famiglia, la scuola, l’intera società. I dati sono allarmanti e crediamo sia davvero necessario partire dal territorio per promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi”.
L’attuazione metodologica del Punto di Ascolto inizierà in due ordini: teorico-psicoanalitico partendo dalla vittima, dalla propria esperienza di dolore e abuso, attraverso l’ascolto empatico e attivo, effettuato da figure di supporto specifiche; e pratico nell’individuare le condizioni necessarie per attivare un’efficace metodologia finalizzata al fronteggiamento del dolore di abuso.
Il progetto, presentato durante la mattinata del 17 dicembre alla Sala Pagliacci della Provincia di Perugia, ha avuto il patrocinio di Comune e Provincia di Perugia, Pari Opportunità della Provincia di Perugia e Cesvol, con la responsabilità scientifica del professor Gaetano Mollo e del formatore Roberto De Vivo.
E’ interessante anche il desiderio di iniziare a raccogliere dati territoriali più specifici e regionali. Tutto quello che in realtà è a disposizione, infatti, riguarda il territorio nazionale, specifica Roberto De Vivo: “I dati sul fenomeno, in effetti, sono terribili: il 50% dei ragazzi tra 11 e 17 anni ha subito atti di bullismo nell’arco di 12 mesi; il 20% una volta al mese e il 10% di questi una volta a settimana; il 55% delle vittime è costituito da ragazze. Il punto d’ascolto vuole diventare un ponte tra famiglia e scuola, ambedue realtà in difficoltà, e sarà determinante mettere in campo una squadra di formatori, psicologi, avvocati e ragazzi per intervenire in queste situazioni. Collaboreranno, infatti, oltre me e la presidente Giancarla Maio, il pedagogista Gaetano Mollo, la psicologa clinica Jessica Barbanera, Francesca Silvagni e Jona Hoxha per l’aspetto legale e per la raccolta dei dati. Siamo già pronti”.
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Tutte le informazioni possono essere richieste presso lo Sportello del Cittadino in Piazza Italia, 9 presso il Cesvol Perugia Centro al numero 800013474 oppure direttamente all’Associazione “I ragazzi di Ferro” 3665220837