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Musicisti a Trevi, da Tiberio Natalucci a Giovanni Sgambati: triplo evento in cornici di grande effetto

TREVI – Un doppio appuntamento in due location che sono il fiore all’occhiello di Trevi – la Chiesa di San Francesco e Villa Fabri – per un weekend all’insegna della musica che rappresenta il prologo della Stagione concertistica promossa da Comune di Trevi e Amici della Musica di Foligno e che in tal modo consolidano la collaborazione estiva. Il focus è su importanti musicisti che proprio da Trevi hanno contribuito alla storia della musica italiana tra Otto e Novecento. Si parte con Tiberio Natalucci e Giovanni Sgambati.

Il musicista Tiberio Natalucci
Il musicista Tiberio Natalucci

Comune di Trevi e Amici della Musica di Foligno hanno infatti scelto di dedicare a celebri personalità del panorama musicale nazionale che legano il loro nome alla cittadina umbra. Così, dopo la titanica opera di esecuzione e registrazione dell’integrale delle sonate di Francesco Paolo Tosti accolta negli anni scorsi al Teatro Clitunno, i riflettori si accendono adesso su “Musicisti a Trevi” (con Sgambati annoverato tra i pionieri del sinfonismo italiano) per i quali si mobilitano musicologi, musicisti e prestigiose accademie italiane.
Nato a Trevi, Tiberio Natalucci (1806-1868), maestro di cappella e compositore di musica sacra, fu insegnante del giovane Sgambati (1841-1914) trasferitosi nel borgo umbro, dove trascorse l’infanzia, con la madre Anna dopo la morte del padre. Pianista, direttore d’orchestra e compositore, fu uno dei protagonisti della vita musicale italiana fra Otto e Novecento: allievo di Franz Liszt, istituì stagioni di concerti strumentali a Roma, fondò il Liceo musicale, fu accademico ceciliano e filarmonico. Affrontò come compositore tutti i generi eccetto l’opera lirica. Dal 1881 al 1900 diresse la Società del Quintetto, poi Quintetto della Regina Margherita, partecipando attivamente alla diffusione del patrimonio musicale romantico, ancora poco conosciuto in Italia.
Villa Fabri a Trevi
Villa Fabri a Trevi

Un omaggio quindi fortemente voluto da Comune di Trevi e Amici della Musica che animerà il fine settimana a partire da venerdì 19 luglio, alle 21, Chiesa di San Francesco (l’ingresso è libero) con la tavola rotonda che percorrerà vita e opere dei due musicisti. A parlarne esperti di chiara fama, Bianca Maria Antolini, Annalisa Bini, Sandro Cappelletto, Guido Salvetti, a cui seguirà la presentazione del volume “Giovanni Sgambati: musicista dell’avvenire o epigono romantico?”, curato da B. M. Antolini e A. Bini, pubblicato nel 2018 da Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A parlare sarà poi la musica con una vera rarità, una prima esecuzione moderna dell’opera di Tiberio Natalucci “Inno guerriero e giuramento della Guardia Civica Pei benefattori estinti ‘A chi ne distese la mano’ Come un’Iri, l’almo Iddio” (Inno a Pio IX), affidata a I Cantori di Cannaiola Coro polifonico Città di Trevi, diretti dal maestro Mauro Presazzi.
Chiesa di San Francesco a Trevi
Chiesa di San Francesco a Trevi
La Chiesa di San Francesco a Trevi

Sarà invece Villa Fabri ad accogliere sabato 20, alle 21, il concerto all’aperto, “Sgambati_1” con l’Ensemble Eusebius, evento nato in collaborazione con il corso di Musica da Camera (docente il maestro Carlo Fabiano) del settore Alta Formazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’Ensemble, – Anna Chulkina violino, Gaia Paci violino, Daniel Myskiv viola, Antonio Amato violoncello, Alfredo Pirone viola, Carlo Angione pianoforte – eseguirà in un concerto intensissimo un capolavoro assoluto di Robert Schumann, il “Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 per pianoforte e archi” e il “Quintetto n. 2 in si bemolle maggiore op. 5 per pianoforte e archi” di Giovanni Sgambati.
Appuntamento poi a sabato 27 quando sempre Villa Fabri, alle 21, sarà suggestiva cornice di “Sgambati_2” con il Quartetto Echos e musiche di Mozart e Sgambati, in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole.

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