MAGIONE – Ospitata nelle sale del Museo della Pesca e del Lago Trasimeno nel comune di Magione, la mostra AM / FM inaugura sabato 27 luglio 2019 alle ore 17.30 con videoinstallazioni, lightbox, fotografie e teledi Massimo Dalla Pola e Fabrizio Segaricci. La storia del nostro Paese è l’oggetto delle opere: si passa infatti attraverso i movimenti operai degli anni ’70 ai grandi misteri d’Italia e storie personali spesso macchiate da delitti o da vite solitarie, per un evento che celebra la memoria, la storia pubblica e quella privata che appartengono ormai a tutti noi.
Massimo Dalla Pola presenta due serie di lavori su tela. Il primo è Paesaggio italiano.
Ma qui il paesaggio è assai diverso: Dalla Pola infatti raffigura in nero su fondo oro architetture e paesaggi silenti e senza presenza umana, sono i luoghi degli attentati o delle stragi tristemente note a tutti gli Italiani, da Portella a Piazza Fontana solo per fare due esempi. Si tratta, per ogni tela in mostra, di casi ancora aperti o irrisolti, di ferite che ancora bruciano.
E anche Dalla Pola mescola la storia pubblica a quella privata, che diventa poi pubblica per una serie di meccanismi mediatici, con la serie Intervallo. In queste tele, con il suo stile inconfondibile, va invece a indagare i delitti che hanno segnato gli ultimi anni della vita del nostro Paese: Cogne, Erba, Garlasco e altri ancora. Qui il privato diventa pubblico in modo spesso violento e sfacciato. La storia di uno diventa quella di tutti. Anche qui non compare nessuna figura umana. L’assenza diventa pesante e presente. Anche per Dalla Pola si tratta di un percorso attraverso la storia e la memoria pubblica e collettiva.
Fabrizio Segaricci presenta tre gruppi di opere a cui lavora ormai da qualche tempo e, coerentemente con la sua poetica, mescola storie private alla grande storia pubblica. Accanto a Io e Madame Ohf, una poetica e struggente ricostruzione, attraverso foto d’epoca e un video creato appositamente, della vita di una signora olandese che ha vissuto in Italia nel corso del ‘900, si potranno analizzare con una lente di ingrandimento i grandi lightbox che costituiscono la serie TFR In questo caso Fabrizio Segaricci utilizza pellicole originali 16mm di vecchi documentari relativi agli scioperi operai degli anni ’70: un racconto ora silenzioso e per frames che scorrono in verticale davanti agli occhi degli spettatori.
Con serie fotografica La fabbrica non parla, l’artista umbro prosegue naturalmente la riflessione sul mondo del lavoro e sul suo cambiamento andando a fotografare fabbriche ormai abbandonate per capire cosa rimane dei movimenti operai e quale potrebbe essere il futuro.
Dunque un percorso attraverso il secolo scorso e quello attuale, che vede protagonisti uomini e donne che, in ogni caso, hanno fatto la storia.
Note biografiche
Massimo Dalla Pola nasce nel 1971, vive e lavora a Milano. Si laurea in Storia dell’arte alla Statale di Milano nel 1996 e all’inizio degli anni 2000 espone i suoi primi lavori a Londra (291 Gallery), Berlino (Zurmöbelfabrik), Milano (Luciano Inga-Pin). In seguito inizia diverse collaborazioni con gallerie e spazi indipendenti tra cui Allegra Ravizza Art project, Milano, Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como, Circoloquadro arte contemporanea, Milano, Palazzo Coluccia, Specchia e realtà istituzionali come Casa Testori, Novate Milanese – MI e BPM, Milano in mostre personali e collettive. Ha partecipato alle principali fiere italiane (Artefiera Bologna, ArtVerona) ed è stato finalista dell’11° Premio Arte Laguna (Venezia, 2017).
Fabrizio Segaricci nasce nel 1969 a Magione dove vive e lavora. Dal 2004 a oggi ha esposto in numerose mostre personali e collettive e in Italia e all’estero sia in spazi pubblici tra cui Trevi Flash Art Museum, Pinacoteca Bãrao de Santo Ãngelo/Istituto de Artes a Rio Grande do Sul (Brasile), Museum of New Art Detroit (U.S.A.), Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi – Perugia), Palazzo Vitelli alla Cannoniera (Città di Castello – Perugia), Castello dei Cavalieri di Malta Magione (Perugia), Istituto Italiano di Cultura di Madrid (Spagna), Palazzo Consoli Bevagna (Perugia), Museolaboratorio ex manifattura tabacchi Città Sant’Angelo (Pescara), Istituto Polacco di Roma, Casa Testori Novate Milanese (MI), Viafarini Milano; sia in spazi privati tra cui Palazzo Coluccia (Specchia – Lecce), Sassetti Cultura Milano e Circoloquadro Milano.