PERUGIA – Il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, non ci sta e risponde agli attacchi del Pd e alla sua campagna social (in basso il post su Fb di stamattina), in particolare di Tommaso Bori, sull’andamento pandemico: “Il consigliere regionale del PD, Tommaso Bori, scrive la pagina più bassa di politica a cui questa regione abbia mai assistito. La sua non è solo strumentalizzazione dei fatti, a quella siamo ormai abituati da tempo, ma questa volta il capogruppo del Partito democratico si spinge oltre e in un post pubblico sui social cerca di far passare il messaggio che i morti per Covid in Umbria siano responsabilità della Tesei e della Lega.
Le valutazioni dal punto di vista legale le farà la Presidente, a noi – scrive il capogruppo della Lega – interessa sottolineare il terrorismo mediatico alimentato oggi sui morti in Umbria per Covid-19, cosa che per altro hanno fatto anche elettori del suo stesso partito che sulla pagina social del consigliere di minoranza hanno espresso tutto il proprio sdegno per quanto pubblicato dal loro rappresentante politico.
Ci preme precisare, innanzitutto – osserva Pastorelli -, che la notizia, così come riportata dalla sinistra, sia totalmente strumentale. I dati a cui si riferisce il Pd umbro, infatti, fanno riferimento esclusivamente al periodo 16-22 febbraio, quando l’Umbria era nel pieno della terza ondata. Si tratta del cosiddetto tasso di ’mortalità grezzo’ riferito a certi parametri e in relazione solo a un determinato lasso di tempo. Oggi la realtà è totalmente diversa: l’Umbria, grazie alle restrizioni adottate per il contenimento delle varianti, prese a modello anche dal Governo nazionale, sta uscendo dalla fase critica mentre, purtroppo, altre regioni ci stanno entrando.
La realtà in Umbria, relativa al tasso di letalità, cioè il rapporto tra malati Covid e deceduti, è un’altra. Secondo i dati del ministero della Salute aggiornati al 2 marzo – aggiunge Pastorelli -, infatti, il tasso di letalità della regione Umbria, dall’inizio della pandemia, risulta essere tra i più bassi in Italia. E questi sono dati reali, oggettivi, verificabili.
Vorremmo capire dal consigliere Bori – continua Pastorelli – se reputa davvero opportuno, da esponente politico, da medico e da uomo, evidenziare in questo modo e in questi termini una triste realtà che tocca tutti noi, senza guardare allo schieramento politico e che colpisce inesorabilmente ogni umbro, ogni italiano, ogni cittadino del mondo a cui la pandemia ha portato via una persona cara. A noi questa sua presa di posizione appare come una vera mancanza di rispetto al lavoro dei medici, degli infermieri, di tutto il personale sanitario che si sta battendo ogni giorno per curare persone e salvare vite e, sinceramente, ci sembra una mancanza di rispetto anche nei confronti delle persone decedute e dei loro cari.
Stona, e non solo a noi, il modo in cui il consigliere Bori, attraverso il suo post abbia voluto responsabilizzare la presidente Tesei e la Lega riguardo al numero di deceduti dell’Umbria. Dovremmo forse dire che i morti dell’Emilia Romagna sono responsabilità di Bonaccini? Che i morti del Lazio sono responsabilità di Zingaretti? Non ci abbasseremo mai a questo livello. Fino a ieri gran parte dell’Umbria conosceva la sua predisposizione alla strumentalizzazione dei fatti. Oggi il consigliere Bori è andato oltre. E leggendo i commenti che stanno scrivendo, anche i suoi elettori lo hanno capito. Il consigliere Bori – conclude Pastorelli – cancelli il post e chieda scusa agli umbri“.