Montone: domenica si alza il sipario del teatro San Fedele

MONTONE Al via domenica 27 ottobre alle 17.30 la nuova rassegna del teatro San Fedele di Montone. Quattro proposte curate per il quindicesimo anno di fila dal gruppo di Residenze Instabili con il sostegno dell’amministrazione comunale.

S’inizia con “The Barnard Loop” di Dispensa Barzotti, uno spettacolo pieno di mistero, imprevedibile e surreale che usa la magia per raccontare un sogno. Così oggetti quotidiani si animano per dare vita alla nostra immaginazione, l’humour per navigare nella nostra interiorità. Sulla scena un uomo affronta una notte scandita da accadimenti surreali: una moca che versa caffè senza esaurirsi mai, il vaso di una pianta che prende vita e ci consola, un letto nel quale appaiono gli oggetti più disparati. Che si tratti di sonno o di veglia, il protagonista si trova a fare i conti con la propria realtà interiore, cercando un equilibrio apparente nell’incoerenza dei suoi pensieri.

Nel secondo appuntamento della stagione, in programma il 24 novembre alle 17.30, il Centro Teatrale Umbro propone “Un vecchio di nome Chisciotte”, un omaggio al potere della fantasia, ma anche una critica alla società contemporanea, che spesso si dimostra più folle di Don Chisciotte.

Si prosegue, poi, il 14 dicembre alle 21, con la grande musica. Sul palco la Pieve Jazz Big Band con “Freddy vuol fare jazz” pronta ad accompagnare il pubblico in un mondo troppo spesso riservato agli intenditori o presunti tali, quello del Jazz.

Altra tappa di splendido spettacolo è racchiusa nell’ultimo proposta: “Come un granello di sabbia” di Mana Chuma Teatro, in scena l’8 febbraio alle 21. Una storia dai contorni oscuri e tormentati con un giovane muratore che viene arrestato e costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri, così da vivere ventidue anni in carcere da innocente e trentasei di calvario con la giustizia.

Siamo pronti per una nuova ed entusiasmante stagione del San Fedele – commenta Fabio Galeotti, presidente di Residenze Instabili –. Abbiamo scelto quattro creazioni preziose, capaci di lasciare il segno e catturare l’attenzione di tutti gli amanti delle cose belle. Approfittiamo per ringraziare chi ogni anno ci sostiene, credendo che investire in contenitori di cultura sia una vera e prolifica ricchezza per il proprio territorio”.

Redazione Vivo Umbria: