PERUGIA – È bastato inoltrarsi di pochi metri dalla strada per scoprire l’ennesimo dei meravigliosi luoghi dell’Umbria, un valore per tutta la comunità, deturpato dall’incuria e dall’inciviltà umana: bottiglie di plastica, lattine, indumenti vari, fazzoletti, buste e oltre 500 preservativi in meno di 20 metri.
Questo lo sconcertante e triste bottino raccolto dai volontari di Legambiente insieme ai ragazzi dell’associazione culturale Metanoia sabato 24 luglio, lungo uno dei numerosi sentieri che attraversano Monte Malbe, alle porte di Perugia.
Uno spettacolo deprimente che dovrebbe spingere tutti, istituzioni comprese, a rimboccarsi le maniche e darsi da fare. Intanto però, armati di guanti e pinze sono stati i volontari a darsi da fare ed in poche ore hanno raccolto numerosi sacchi neri differenziati per categoria e pronti per essere smaltiti.
Facciamo un po’ di conti sui tempi di decomposizione dei rifiuti trovati e c’è davvero di che sentirsi scoraggiati: dai 3 mesi per i fazzoletti di carta ai 10 anni per un giornale, 50/80 anni per le scarpe da ginnastica, dai 5 ai 50 anni per le fibre tessili, 100 anni per un accendino e per le lattine di alluminio.
Fino ad arrivare alla plastica, praticamente eterna: 450 anni per gli anelli di plastica da imballaggio, fino a 1000 anni per un sacchetto o una bottiglia*, ricordandoci sempre che, anche una volta trascorso questo lasso di tempo, la plastica in realtà non sparisce mai ma si frammenta in minuscoli pezzettini, le cosiddette microplastiche, che vanno ad inquinare il suolo e le falde acquifere.
Una volta raccolti i rifiuti e sistemati i sacchi a bordo strada chiediamo a Daniela e Martina del direttivo di Legambiente quale sarà il passo successivo: “Come prima cosa inoltriamo la segnalazione a Gesenu, (avvertita in precedenza delle operazioni di pulizia), indichiamo il numero dei sacchi, la categoria dei rifiuti che abbiamo stoccato con una fotografia dove inseriamo la singola dicitura.
Poi faremo un post di segnalazione e denuncia sui nostri canali e ovviamente inoltreremo questa segnalazione direttamente al comune di Perugia per cercare di fare in modo che questa zona venga controllata, chiedendo magari il posizionamento di cartelli di divieto di abbandono rifiuti o l’installazione di alcuni secchi dove gettarli.
Questo è un posto molto frequentato, vicino al convento dei Cappuccini e a ridosso di numerose case. E’ molto importante denunciare queste situazioni perché più persone ne vengono a conoscenza più sarà possibile mantenere la zona in buone condizioni.
Molto probabilmente torneremo tra qualche mese per un sopralluogo”.
In conclusione possiamo dire che un’esperienza di pulizia con Legambiente è qualcosa di veramente forte, un insieme di sensazioni contrastanti.
C’è incredulità nell’immaginare persone che trovandosi in mezzo ad un bellissimo bosco, circondati da alberi maestosi e dal canto degli uccellini, decidono di buttare lì i propri rifiuti senza pensare alle conseguenze e magari sentendosi anche furbi nel farlo.
C’è disgusto e rabbia.
C’è scoramento e senso di inutilità al pensiero di ritrovare tra una settimana o un mese, tutto come prima o forse peggio.
C’è anche a tratti la voglia di girarsi dall’altra parte e fare finta che quello che si sta vedendo non sia vero.
Ma poi la consapevolezza di sentire che si sta facendo la cosa giusta ha il sopravvento.
L’esaltante soddisfazione di guardarsi intorno e vedere la natura non più sfregiata, immaginare gli animali quella notte non più costretti ad aggirarsi in mezzo a rifiuti ma trovare di nuovo foglie ed erba.
C’è la gioia di non sentirsi soli e di collaborare con altre persone per le quali il rispetto dell’ambiente non si limita a sterili parole ma si traduce in azioni e fatti concreti che fanno realmente la differenza.
E la fiducia che per questo mondo così compromesso ci sia ancora speranza, una speranza che si chiama cooperazione.
Per conoscere le prossime iniziative di Legambiente Umbria: https://www.facebook.com/circololegambienteperugiaevallideltevere/
Francesca Verdesca Zain
* fonte ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, https://www.isprambiente.gov.it/contentfiles/00001100/1116-rifiuti.pdf
Musica video: Gravity Bass, Musicista: Nordgroove