Monica Bellucci e Luisa “Lisa” Zappitelli nell’ultimo libro di Aldo Cazzullo sulle grandi donne italiane

Roma , Palazzo Barberini Gala' "Academy of Motion Picture and Sciences " , Nella foto: Monica Bellucci (Vincenzo Landi / IPA/Fotogramma, Roma - 2019-10-08) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

CITTA’ DI CASTELLO – Tra le grandi donne italiane selezionate, per così dire, da Aldo Cazzullo nel suo ultimo libro “Le italiane – Il Paese salvato dalle donne”, figurano due tifernati: Monica Bellucci e Luisa “Lisa” Zappitelli (nella foto con il tricolore in mano).

Un intero paragrafo dedicato alla bellissima e brava attrice e una citazione è andata alla nonna d’Italia, Luisa “Lisa” Zappitelli, 110 anni il prossimo 8 novembre, “icona” dei diritti e delle conquiste dell’universo femminile innamorata del tricolore, della Patria e del Presidente della Repubblica.

La copertina del libro di Aldo Cazzullo

Cazzullo, nel capitolo dedicato alle attrici, accanto a Laura Morante, Vittoria Puccini, Stefania Sandrelli ed altre protagoniste della scena internazionale dedica un ampio racconto a Monica Bellucci, “di Città di Castello come Mario Capanna”.

Monica Bellucci al 63 Festival dei 2 Mondi di Spoleto: Teatro Romano, spettacolo “Maria Callas Lettere e Memorie”

Nella sezione del libro sulle centenarie che hanno segnato in maniera indelebile la storia del paese, da Rita Levi Montalcini a Franca Valeri, c’è anche un rifermento a Luisa Zappitelli ultracentenaria “è andata a votare al referendum sul taglio dei parlamentari, una vita dopo aver votato al referendum per abolire la monarchia: e li ha vinti entrambi”.

Aldo Cazzullo

Uno spaccato tutto al femminile della città attraverso due grandi donne dunque in primo piano nel libro di Cazzullo che il sindaco, Luciano Bacchetta, ha definito una “bellissima notizia in un momento di difficoltà per il paese. Due donne della nostra città che ci rendono tutti orgogliosi per quello che hanno fatto e per quello che rappresentano in termini di valori, capacità e determinazione nel raggiungere obiettivi importanti dimostrando sempre spiccato senso di appartenenza. Mi auguro, appena possibile di avere a Città di Castello, Aldo Cazzullo a presentare il suo libro, magari alla presenza delle due illustri tifernati”.

Redazione Vivo Umbria: