PERUGIA – La notizia che può far piacere a molti musicisti umbri è che apre la sezione regionale dell’Associazione A-DJ alla Scuola di musica “Piano Solo” di Perugia. L’attività associativa di A-DJ è di consulenza e assistenza legale nel settore civile, penale ed amministrativo (compresa la contrattualistica, la previdenza ed assistenza), nonché la rappresentanza dei propri associati nei rapporti con SIAE, SCF, INPS gestione EX-ENPALS, NUOVO IMAIE, nonché il ministero dei Beni e le attività culturali e il ministero della Pubblica Istruzione. Per qualsiasi informazione relativa ai servizi e tesseramento: info@
Il tutto nasce da un percorso di informazione e formazione che l’Associazione St.Art è prossima a sviluppare un nuovo sistema di compilazione digitale dei “programmi musicali” degli eventi per semplificare e donare nuove opportunità a coloro che vivono di musica. È quello che è emerso dopo l’appuntamento organizzato lo scorso 28 maggio a Perugia, nell’Oratorio di Santa Cecilia, dal titolo “Mio Borderò”, proprio come il nome del portale che la SIAE ha scelto di dedicare al nuovo sistema.
L’iniziativa aveva come scopo quello di avviare un dialogo costruttivo tra l’Ente preposto alla cura e alla riscossione dei proventi legati al diritto d’autore, rappresentato dal direttore della sede perugina di SIAE, tecnici ed esperti del ramo (Deborah De Angelis, avvocato specializzato nel settore, e Manfredi Barbarossa, consulente tributario) e il variegato mondo di musicisti e deejays, organizzatori di eventi e gestori di locali, produttori ed editori discografici.
La compilazione digitale è infatti entrata gradualmente nella pratica, con un sistema transitorio durato qualche anno che, da un lato, ha consentito a SIAE di “aggiustare il tiro” con correttivi apportati anche grazie ai suggerimenti degli utenti e, dall’altro, ha messo questi ultimi nelle condizioni di gestire in autonomia e senza la fretta che storicamente aveva reso il cosiddetto “Borderò” l’aspetto in assoluto più odiato della burocrazia da chi opera nel mondo della musica e dello spettacolo dal vivo.
Sono venute alla luce alcune imperfezioni ancora presenti nel sistema che, come tutte le procedure comandate da App, richiedono una costante operazione di monitoraggio da parte di chi le gestisce, ed alcune croniche problematiche legate essenzialmente alla tipologia di utente: mentre il musicista, spesso autore delle musiche che esegue, ha maggiore dimestichezza ed in generale maggiore interesse alla corretta compilazione del documento, il deejay, in molti casi uno “special guest” di una serata, a volte di un’altra nazionalità (e dunque residente in Paesi che hanno altri sistemi e burocrazia meno stringente su questi ambiti) va istruito sulla procedura e seguito come un ombra dall’organizzatore, soprattutto da quando l’operazione non si svolge più in forma cartacea ed in tempo quasi reale, ma addirittura può essere svolta nei giorni successivi e, letteralmente, in un altro mondo.
“Nel complesso si legge nella stampa – quello di Mio Borderò è stato un primo significativo passo verso un orizzonte più nitido per gli operatori ed una maggiore chiarezza di intenti da parte di SIAE, ma è intenzione di chi ha organizzato l’iniziativa promuovere nel prossimo futuro incontri che possano illustrare meglio le problematiche ed il senso stesso dell’esistenza del diritto d’autore ai giovani (particolarmente ignari di questo mondo e delle opportunità a loro disposizione) ed, in generale, ai meno avvezzi, con una attenzione rivolta anche ai temi del lavoro e della fiscalità che nel mondo dello spettacolo spesso hanno risvolti poco limpidi e provocano un danno agli stessi operatori”.
A sostenere l’iniziativa sono state anche le associazioni Scuola di Musica Piano Solo, Musicittà, BM music group.