Mina e Lucio, quel momento eccezionale al Teatro 10, 1972. a Torgiano Winter il libro del giornalista Enrico Casarini

TORGIANO – A Torgiano, venerdì 24 febbraio 2023ore 18.30, nella Sala Sant’Antonio, si terrà il prossimo appuntamento di Torgiano Winter: sarà il giornalista Enrico Casarini a presentare il suo libro “Il duetto Mina Battisti. Teatro 10, 1972” Edizioni Minerva. Al termine dell’incontro si terrà un brindisi con l’Autore e il firmacopie del libro acquistabile in loco. 

L’INGRESSO E’ GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI, È GRADITA LA PRENOTAZIONE.

Quando Mina e Lucio finiscono di cantare, nello studio di Teatro 10 succede qualcosa di eccezionale. Il pubblico è come impazzito, non smette di applaudire. Gli assistenti di studio e la regìa cercano di spegnere l’entusiasmo: è troppo, è troppo! Ma nessuno vuole fermarsi.

La magnifica, trascinante performance di Mina e Lucio ha stregato tutti: in quel momento sanno di aver vissuto qualcosa di inaspettato. Un evento straordinario. Unico.

Domenica 23 aprile 1972, ore 21 e 47: una cometa attraversa il cielo televisivo d’Italia. Passa velocissima e quasi inosservata: di fronte ai nostri occhi vive appena otto minuti e ventitré secondi, e i giornali dell’epoca ne parleranno poco o nulla, comunque senza entusiasmo.

Eppure la luce di quella cometa è così forte che oggi illumina ancora la nostra idea di spettacolo perfetto. E la cometa è anche tuono e avvolge l’Italia in una musica destinata a non invecchiare mai.

Il 23 aprile 1972 l’Italia assiste all’incontro unico e irripetibile fra Mina e Lucio Battisti sul palcoscenico di Teatro 10: Mina e Lucio, insieme. Una scheggia di tv entrata nella memoria collettiva: le canzoni di Lucio, la voce di Mina, i loro sguardi complici, la band dei «Cinque amici da Milano»…

Un pezzo di musica in televisione non può assolutamente durare più di quanto previsto dalla scaletta, e invece quella magnifica, trascinante performance di Mina e Battisti strega tutti. Per merito di tantissimi grandi professionisti, la televisione del “sabato sera” di quegli anni era uno sforzo produttivo di eccezionale qualità ed equilibrio. Fatto di prove estenuanti, di testi scritti alla perfezione da grandi autori, di precisi tempi da rispettare. La drammaturgia dello spettacolo era vincolata al rispetto di questi tempi. In quegli anni non era previsto manifestare in teatro l’euforia.

Ma quel duetto è stato molto più di otto minuti e ventitré secondi di parole e musica. È stata un’avventura creativa sorprendente ed entusiasmante; la scommessa di Mina, una stella sull’orlo di una crisi di nervi; l’ultimo spettacolo di Battisti, un artista che non voleva diventare stella; il tramonto della grande “Rai Broadway” in bianco e nero che aveva accompagnato il grande sogno dell’Italia del Boom…

Cinquant’anni dopo, con questo libro andiamo dietro le quinte di Teatro 10, in studio di registrazione con Lucio Battisti, nella tempestosa vita quotidiana di Mina, sul treno che nel cuore della notte porta un gruppo di musicisti a Roma, di fronte al pubblico del Teatro delle Vittorie, nelle emozioni di chi c’era.

Nel cuore di una tempesta di applausi che non potrà mai essere dimenticata.

“Questi due grandissimi artisti – forse i più grandi che la musica leggera italiana abbia conosciuto – si sono incontrati e uniti in quel duetto”, queste le parole di Massimiliano Pani, figlio di Mina, che del libro ha curato la prefazione –. Quando ci si chiede che cosa significhi avere presenza scenica e sapere trasmettere emozioni in un recital dal vivo, basta guardare quei minuti per capire che la classe non è acqua. Sono uno spettatore che ha visto il duetto Mina-Battisti di Teatro 10 anni dopo la sua messa in onda. Non con gli occhi dell’archivista o del fan nostalgico: l’ho visto da ragazzo quale ero in quel momento e ho capito subito, dalle prime note e immagini, quello che stava succedendo in quel teatro, anche se era successo molti anni prima. Questa è la forza di quel duetto straordinario. E’ coevo alla sensibilità e alla capacità di emozionarsi di chi lo sta guardando per la prima volta. Invidio chi lo deve ancora guardare…”

“Occuparsi del duetto di Mina e Lucio Battisti a Teatro 10 è stato un vero privilegio – dice l’autore Enrico Casarini –. Al piacere di scoprire quale fosse stato il cammino che aveva portato a quell’evento e di vedere come fosse stato accolto nell’Italia del 1972 quel frammento di televisione che negli anni avremmo poi gustato mille volte, si è aggiunto il piacere di incontrare tante persone che collaborarono a dargli vita e che finalmente hanno potuto raccontare il loro ruolo, svelando piccoli segreti e grandi emozioni. Penso, per esempio, ai cinque musicisti che accompagnarono Mina e Lucio. Dopo quel numero non si erano più rivisti, ma le mie interviste hanno costruito una trama che li ha riportati insieme anche sul palcoscenico. Ognuna di queste testimonianze, pur subendo talvolta i “graffi” del tempo passato, ha un grande valore storico. Valore ancora maggiore nel caso delle parole di chi nel frattempo ci ha lasciato, a partire dagli artefici di quel Teatro 10: il regista Antonello Falqui, il responsabile musicale Gianni Ferrio e gli autori Leo Chiosso e Giancarlo Del Re”.

L’autore

Enrico Casarini (Bologna, 1966) è giornalista di “Tv Sorrisi e Canzoni” e “Telepiù”. In passato ha lavorato nelle redazioni dei settimanali “L’Europeo”, “Visto”, “Anna” e “Il mio Papa”, e dei mensili “Max”, “Carnet” e “Condé Nast Traveller”. Nel corso della sua carriera si è occupato di spettacoli, attualità culturale, cronaca e viaggi, come redattore, inviato, caposervizio e caporedattore. La grande passione della sua vita, però, rimane la musica.

Cresciuto in una famiglia dove si ascoltavano il jazz e Carlos Gardel, l’Hit Parade di Lelio Luttazzi e la bossa nova, vede la “luce del rock” nell’estate del 1977, quando acquista The Rockin’ Days, antologia di successi di Elvis Presley e pietra angolare di una collezione di album che ancora non ha fine. Il progetto dedicato al duetto di Mina e Lucio Battisti a Teatro 10 nasce nel 2003, con la raccolta dei primi materiali, e prende il volo il 6 marzo 2004 con l’incontro con Gianni Dall’Aglio, il batterista dei Cinque amici da Milano: è la prima di molte interviste ai protagonisti più e meno noti dell’evento. Nel 2009 il progetto si concretizza nel libro “Insieme Mina Battisti. 1972: il duetto a “Teatro 10” e la fine del sogno italiano. Nel 2022, in occasione del cinquantenario di quella magica serata, il libro torna per la casa editrice Minerva, rinnovato e aggiornato.

Redazione Vivo Umbria: