PERUGIA – Applauditissimo concerto e sold out di Micrologus domenica scorsa nella splendida cornice della chiesa di Sant’Ercolano, a Perugia. Con “Le vie del sacro: il meglio della musica religiosa medievale” lo storico gruppo composto da Patrizia Bovi (canto, arpa e buccina), Goffredo degli Esposti (cornamusa, flauto traverso e tamburi), Gabriele Russo (viola, ribeca e buccina), e la nuova leva Lorenzo Lolli (percussioni e cori) ha dato vita ad un pomeriggio musicale di rara bellezza in cui tutto il fascino di antiche melodie medievali è risuonato fra preziosi affreschi e dipinti del tempio sacro risalente al XIV secolo.
Ensemble di fama internazionale, con una discografia di oltre 20 fra album e cd, la formazione nel corso di ben 35 anni di attività si è distinta per il suo approccio filologico e il recupero delle sonorità di un vasto repertorio che spazia dall’Ars Nova a forme strumentali e vocali del Rinascimento, imponendosi come una fra le più prestigiose compagini specializzata in questo patrimonio musicale unico, anche oltre i confini dell’Europa. Premiati con il Diapason d’Oro per i Cd “Landini e la musica fiorentina”, e “Alla napolitana”, i Micrologus vantano anche la partecipazione alla colonna sonora di “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, Oscar come miglior film straniero. L’esibizione si è aperta con due laudi del centro Italia cui hanno fatto seguito brani tratti da le “Cantigas de Sancta Maria”, imponente corpus di musica sacra spagnola raccolta dal re Alfonso X di Castiglia e altre composizioni vocali tratte dal Llibre Vermell de Montserrat. Organizzato dall’Accademia Perusina nella persona del presidente Fernando Simonetti, il concerto ha messo in luce il perfetto affiatamento del quartetto con la splendida voce di Patrizia Bovi in evidenza e le raffinate trame strumentali ordite dai fiati di Goffredo Degli Esposti e dalla ribeca di Gabriele Russo, con il supporto ritmico e vocale di Lorenzo Lolli.
Atmosfere incantate e di grande coinvolgimento hanno accompagnato l’esecuzione di tutto il programma che si è concluso con calorosissimi applausi, standing ovation ed un’ultima cantigas, “Nas mentes semper devemos tener”, come ultimo richiestissimo bis.
Claudia Aliotta