PERUGIA – Figure femminili dense di colori e dalla grande espressività. Curatissime nei particolari e nei singoli dettagli: dai vestiti ai volti, fino alle parti più complesse da dipingere per l’arte figurativa di tutti i tempi, ovvero le mani e i piedi. Così nascono le dame di corte, le geishe o le semplici ragazze in cerca di riposo su un prato di Michela Peccini.
I suoi quadri esposti nella suggestiva cornice del Wine Giò Jazz Area a Perugia creata da Valeria Guarducci, sono stati presentati sabato 18 gennaio dal critico d’arte Andrea Baffoni. “Ci troviamo di fronte a un vero e proprio Ninfeo. Peraltro – ha evidenziato Baffoni – Michela Peccini ha una tecnica notevole e pone il corpo al centro del dipinto ed è qui vuole focalizzare l’attenzione di chi osserva al punto che non esiste paesaggio ma lo sfondo è il colore. In un periodo dove prevale l’espressività astratta e contemporanea, Peccini ci riporta a una forma figurativa che è stata essenziale anche per la divulgazione e condivisione di messaggi culturali in periodi storici epocali non solo per l’arte. Inoltre – ha proseguito Baffoni – Michela è la nipote di Tommaso Peccini che ha affrescato Palazzo Gallenga e creato sculture di assoluto valore artistico. Di lui ci occuperemo con Massimo Duranti in un volume che evidenzierà l’intera sua opera. Dunque Michela prosegue su questo solco donandoci tutte le sue sensibilità artistiche”.