PERUGIA – Niente di meglio che lo Spazio CEC per accogliere una singolare esposizione “Meta-Morfosi” che mette insieme arte, moda e metaverso. Si è tratta di una mostra di cui le foto che vi proponiamo non rendono piena giustizia visto che l’impatto di colori, la cura nell’esposizione e le iniziative che si sono susseguite nella giornata di apertura meritavano di essere vissute … diretta. Servono però a dare un’idea di quello che, se vorrete, potrete visitare fino a metà dicembre (previo appuntamento +39.345.0228021).
“Meta-Morfosi”, dunque, l’arte materica nella moda con un salto nel Metaverso, ha messo insieme il mondo del fashion, dell’arte, dell’editoria e della musica.
“La scelta del titolo – spiegano gli orgnizzatori Carlo Timio della Media Eventi e il mix designer Daniele Buschi – è derivata dalla volntà di esaltare due componenti: la prima quella della metamorfosi intesa come trasformazione, vale a dire cambiamento di destinazione d’uso di alcuni materiali quali vetro, carta e ceramica, che sono stati utilizzati nel mondo della moda per creare vere e proprie opere d’arte materializzate in accessori, gioielli e abiti haute couture. La seconda invece riguarda il mondo del metaverso con le sue potenzialità a cui è stata abbinata la presentazione del nuovo numero del magazine Riflesso MetaFashion” (nella foto di copertina).
Questa nuova pubblicazione della rivista, distribuita in tutta Italia con il Gruppo Mondadori, è frutto di una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia, basata su un laboratorio editoriale all’interno della cattedra in Design della professoressa Elisabetta Furin, tenuto da Carlo Timio e Alessio Proietti, che ha portato alla realizzazione di un’edizione speciale dedicata al mondo virtuale nel quale anche il fashion system comincia ad approdare.
Il format dell’iniziativa, patrocinata dal Comune di Perugia, si è articolato in alcuni interventi iniziali che hanno inquadrato i temi centrali di questo appuntamento culturale e un’esposizione artistica condita da una performance musicale live.
Ecco Elisabetta Furin: “Volevo ringraziare non solo gli organizzatori di questo evento per la bellissima occasione di confronto creativo e artistico ma anche lo staff del magazine Riflesso per averci offerto l’opportunità di realizzare congiuntamente lo speciale MetaFashion grazie al laboratorio formativo organizzato con gli studenti di moda e design del triennio di progettazione artistica per l’impresa dell’Accademia, che hanno curato alcuni contenuti editoriali, l’impaginazione grafica degli articoli e il visual della copertina”.
A seguire l’intervento di Carlo Timio che ha illustrato con dovizia di particolari le caratteristiche e le potenzialità del metaverso, con le sue molteplici sfaccettature e le opportunità che offre ad ampio spettro, anche nel mondo della moda: “All’interno del metaverso si può compiere qualsiasi azione e si possono vivere infinite esperienze, di ogni tipo. In pratica si può parlare di una seconda vita, che ognuno di noi può modulare sulla base dei propri interessi, gusti e passioni. E a differenza di un social network, il metaverso è molto più coinvolgente, immersivo, democratico e inclusivo”.
La parola è poi passata al mix designer Daniele Buschi che ha descritto il lavoro progettuale con cui è stato messo in piedi l’evento: “In questo nuovo appuntamento si è puntato su una ibridazione tra differenti materiali che attraverso un processo creativo e sperimentale sono stati trasformati artigianalmente in oggetti di alta moda. Il tutto grazie alla genialità di stilisti e designer che hanno saputo dare forma a opere d’arte, uniche e innovative”.
E a seguire alcune considerazioni degli espositori. Edoardo Tintori, direttore commerciale di Blueside ha affermato: “Il titolo di questa iniziativa ci ha affascinato particolarmente in quanto la parola metamorfosi incarna in pieno la nostra storia imprenditoriale, che parte da un’attività di vetro borosilicato soffiato artigianalmente, applicato al mondo scientifico e industriale, per poi approdare nel mondo del design e ultimamente anche nella moda con la realizzazione di eleganti gioielli in cui la trasparenza del vetro trasuda bellezza e emozioni”.
Gli ha fatto eco Marco Ferlicca dell’azienda Maioliche Tassi: “È un grande piacere poter partecipare a questo progetto culturale e artistico all’interno dello Spazio CEC, un luogo magico senza eguali, dove presentiamo la nostra prima linea di oggetti di moda realizzati in ceramica, passando così da oggetti tradizionali realizzati in serie per la casa a forgiare cappelli da uomo in maiolica, dando vita a sculture d’arte, grazie al designer Daniele Buschi che ci ha permesso di abbracciare la personalizzazione dei prodotti con maggiore attenzione per il cliente e le sue esigenze”.
E infine la stilista Cinzia Verni: “La contaminazione tra arte, moda e design è stata da sempre il mio cavallo di battaglia e sono onorata di essere tornata in questo spazio così suggestivo per poter esporre le mie creazioni artistiche realizzate artigianalmente in carta, tra cui un abito sontuoso di alta moda, collane e scarpe”. E per finire, sulle note vibranti del percussionista Mattia Fiorucci, si è dato avvio alle danze tra musica e aperitivo.
Insomma, lo spazio CEC, espositivo, culturale e creativo, si conferma come un luogo di forte sperimentazione artistica tra artigianato, design e moda, in cui si creano connessioni culturali e ibride che uniscono persone, creatività e ingegni, rappresentando allo stesso tempo un ambiente di forte coinvolgimento e aggregazione sociale.