Mehldau e Marsalis da applausi e conquistano l’Arena di Santa Giuliana

PERUGIA – Sono le 21,20 quando, dopo l’introduzione di Nick the Nightfly sale sul palco uno degli artisti più amati tra quelli che hanno partecipato al festival negli ultimi 25 anni; Brad Mehldau con il suo trio, Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria.

Reduce dall’esibizione in piano solo al Festival dei Due Mondi di Spoleto lo scorso 4 luglio, il musicista americano si è presentato al pubblico perugino che ha gremito numeroso l’Arena Santa Giuliana. È sempre un piacere ascoltare il pianismo di Mehldau che riesce a tirar fuori dallo strumento percosso, peraltro con molta leggerezza, note che ti restano impresse. Ed è in serate come queste che la formula del doppio concerto in Arena non mi trova concorde perché trovo ingiusto che un musicista della grandezza di Mehldau debba “contenersi” in 60 / 75 minuti quando potrebbe benissimo regalare una performance ben più corposa. Ad ogni modo un attento pubblico ha assistito ad un grande concerto nel quale il trio ha spaziato da standard come “Come rain or come shine” ad originali del pianista come “Cheryl”, con assoluta padronanza riscuotendo numerosi applausi. Non amo particolarmente la musica brasiliana ma Mehldau è riuscito stasera a farmi piacere anche quella interpretando il brano “Aquelas Coisas Todas” di Toninho Horta in chiusura del concerto e come naturale, richiamato dagli applausi, il gruppo ha concesso un bis.

Dopo il cambio palco la serata è proseguita con il quartetto di Branford Marsalis, salito sul palco pochi minuti dopo le 23,00. Dopo il concerto del fratello Wynton nella serata inaugurale il sassofonista americano era accompagnato dal pianista Joey Calderazzo, dal contrabbassista Eric Revis e dal batterista Justin Faulkner. È stato proprio il sessantenne musicista ad annunciare al pubblico la formazione che l’accompagnava. Il gruppo ha presentato l’ultimo lavoro in studio “The secret between the shadow and the soul”, pubblicato nel 2019. Grande l’interplay della formazione con menzione speciale per il leader e per il pianista Joey Calderazzo; nel bis sorpresa per l’inserimento al posto di Calderazzo del pianista Emmet Cohen,  impegnato fino alla chiusura del festival all’hotel Sina Brufani nei concerti alle 12,00 ed alle 15,30.

Nel complesso due ottimi concerti all’Arena di Santa Giuliana nella sesta giornata del festival.

Le foto sono di Aldo Staccioli

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.