“Meccanismi”: il disco del duo Ramadori – Giacchè

Segnaliamo con piacere la prossima uscita, nel mese di ottobre, di una nuova produzione artistico-musicale umbra, caratterizzata da un’iniziativa che associa musica e tecnologie ad essa applicate. Una sorta di sperimentazione,  del maestro Leonardo Ramadori e di David Giacchè,  di cui abbiamo avuto la possibilità di ascoltare un paio di brani in anteprima trovandola molto interessante; ma dei contenuti parleremo più avanti quando potremo ascoltare l’opera interamente.

La copertina del disco

Meccanismi nasce dall’incontro tra Leonardo Ramadori, tra i più attivi e stimati percussionisti classico/contemporanei italiani e David Giacchè, tecnico del suono, musicista e sound designer con alle spalle un ampio e prestigioso background nella musica leggera e anch’esso classica e contemporanea.

Ramadori ha collaborato con varie orchestre italiane nel ruolo di percussionista tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e l’Orchestra Filarmonica della Scala ed è uno dei fondatori del quartetto Tetraktis Percussioni, attivo dalla metà degli anni ’90.

Giacchè, oltre alla sua attività di fonico, ha collaborato come compositore di musica leggera per Universal Music Italy nei tre album de “il Cile” e ha composto la colonna sonora del cd-rom ufficiale della Regione Umbria per il Giubileo del 2000; è inoltre laureando in Musica elettronica al Conservatorio Morlacchi di Perugia dove ha studiato con i maestri Luigi Ceccarelli e Angelo Benedetti.

Per chi intendesse sostenere l’iniziativa è disponibile una campagna di crowfunding su www.indiegogo.com

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.