PERUGIA– Il professore Mauro Volpi è un’istituzione perugina. Nel senso che la sua figura di studioso e giurista è più che nota. Oltre ad essere stato dal 1994 al 2001 direttore del Dipartimento di Diritto Pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo di Perugia, poi preside della Facoltà dal 2006 al 2010 e membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura, è anche presidente del Comitato per le onoranze a Mario Angeloni.
In questa veste ha espresso nuovamente, lo aveva già fatto in passato ad esempio con una lettera aperta al sindaco nel 2017, una riflessione amara che riportiamo integralmente.
Mario Angeloni dimenticato
di Mauro Volpi
“Anche le celebrazioni del XX Giugno di quest’anno non vedranno l’apposizione della lapide in onore di Mario Angeloni nel luogo in cui ha vissuto, in via Danzetta angolo Corso Vannucci. Si tratta di una personalità che ha onorato Perugia: medaglia d’argento nella Grande Guerra, avvocato, perseguitato ripetutamente dal regime fascista, esule in Francia dove è stato segretario del partito repubblicano e ha operato nella Lega italiana per i diritti dell’uomo, infine volontario in Spagna dove ha perso la vita combattendo a difesa della Repubblica contro il colpo di stato militare e fascista. Il Comitato per le onoranze a Mario Angeloni, di cui ho avuto l’onore di essere Presidente, ha realizzato varie iniziative per commemorarne degnamente la figura, tra le quali nel corso del 2016 la pubblicazione di un libro biografico e un importante convegno tenutosi all’Università per Stranieri. Il degno coronamento delle celebrazioni doveva essere rappresentano dalla apposizione della lapide. Da quasi tre anni il Comune è stato investito della questione. La competente Commissione si è espressa in senso favorevole ed è stato acquisito il consenso di proprietari dell’edificio. La lapide è stata realizzata gratuitamente da un artigiano e consegnata al Comune.
Purtroppo nonostante le ripetute sollecitazioni anche scritte l’Amministrazione comunale non si è adeguatamente impegnata per l’autorizzazione da parte della Soprintendenza. Da ultimo il 24 settembre 2019 ho incontrato, insieme al Presidente della Società operaia di mutuo soccorso, il Sindaco il quale si è impegnato a operare perché la lapide fosse apposta in occasione delle giornate del XX giugno 2020. Da allora solo silenzio e nessuna risposta a richieste scritte anche recenti.
Sorge il dubbio che il vertice del Comune sia condizionato da componenti dell’attuale maggioranza che ostacolano la celebrazione di una personalità democratica e antifascista. In ogni caso il silenzio e il disinteresse dell’Amministrazione comunale e del suo vertice sono un’offesa alla memoria di Mario Angeloni e nei confronti di tutti i cittadini che, al di là delle loro convinzioni politiche, reclamano che gli sia dato il giusto e doveroso riconoscimento”.