PERUGIA – Mascherine griffate non per farsi (relativamente) “belli” e alternativi, ma a fin di bene. La proposta l’ha fatta un dipendente della Provincia di Perugia, Lanfranco Ghiani, che ai colleghi ha proposto di acquistare mascherine che comunque devono essere indossate per motivi di sicurezza sanitaria con stampato il logo e la scritta dell’ente e allo stesso tempo donare. Il costo è di 6 euro, di cui 5 sono per l’azienda che ha prodotto il dispositivo di protezione e 1 euro per beneficenza, ma ognuno può dare il contributo che desidera. Ogni mascherina acquistata permetterà di raccogliere fondi da destinare alla Caritas diocesana del territorio, impegnata a progettare un cammino a fianco delle famiglie in difficoltà.
L’iniziativa ha subito ottenuto l’adesione di tanti e già questa mattina il presidente Luciano Bacchetta, per conto dei dipendenti, ha consegnato la somma raccolta al direttore della Caritas di Perugia, don Marco Briziarelli, accompagnato dal diacono della parrocchia di San Raffaele, Silvio Rondoni.
“Questa iniziativa, spontanea, – ha affermato Bacchetta – rappresenta una bella pagina di vita quotidiana. L’acquisto di queste mascherine è un gesto di solidarietà per sostenere chi, come la Caritas, è in prima linea per aiutare le persone in difficoltà e, allo stesso tempo, testimonia il forte senso di appartenenza all’Ente per il quale ogni giorno lavorano con professionalità e dedizione. Sia io che il Consiglio provinciale, ne sono certo, le indosseremo con orgoglio per ribadire anche in maniera simbolica il ruolo delle Province e di chi ogni giorno si impegna nei vari settori di competenza per far funzionare al meglio la macchina amministrativa per il bene dei cittadini e della comunità provinciale”.
“Una donazione – ha detto don Marco Briziarelli – che ci permette di avere altri fondi da destinare alla campagna ‘Adotta un affitto”, nata a fronte delle difficoltà abitative di tante famiglie, impossibilitate a pagare bollette e affitti. Un gesto significativo per poter fare più interventi e costruire sempre più progetti intorno alle famiglie”.