PERUGIA – Il PerSo – Perugia Social Film Festival, in programma fino a domenica 10 ottobre, prosegue il suo tour in città. Venerdì le proiezioni si spostano al cinema Méliès e al PostModernissimo con ben 9 film nelle diverse categorie di concorso. Da segnalare le prime italiane, nel concorso principale, di Rancho (alle ore 16.15), di Pedro Speroni, ambientato in un carcere di massima sicurezza in Argentina e di Ailleurs partout (alle 21), di Isabelle Ingold e Vivianne Perelmuter. Il documentario racconta il viaggio di Shahin, un ragazzo iraniano di 20 anni che fugge dalla sua terra natale, arrivando prima in Grecia e poi in Inghilterra, dove chiede asilo. Più che un viaggio reale, è un cammino attraverso gli stati interiori del giovane uomo.
Debutta venerdì 8 ottobre, alle 17.30, a Perugia, al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria il progetto di videoarte Mascarilla 19.
L’hanno chiamata campagna Mascarilla 19, dal nome in codice che la vittima deve pronunciare se, con una scusa, riesce a liberarsi per un attimo del controllo asfissiante del suo aggressore dicendo che deve andare in farmacia. Basta che chieda una “Mascarilla 19” (mascherina 19) e il farmacista sa di dover avviare immediatamente il protocollo d’emergenza. Arriva a Perugia, in occasione della VII edizione PerSo – Perugia Social Film Festival, in programma dal 5 al 10 ottobre, il progetto Mascarilla 19 – Codes of domestic violence, commissionato e promosso da Fondazione In Between Art Film. Otto artisti sono stati invitati ad occuparsi del tema della violenza domestica e del suo acuirsi durante il lockdown nella primavera 2020, “un’emergenza nell’emergenza”.
Codes of domestic violence, sottotitolo del progetto, che offre prospettive diverse su un tema comune, è colto nella sua ampiezza e urgenza: ogni opera esprime una sensibilità individuale, esplorando linguaggi e dimensioni differenti, dalla denuncia di natura documentaristica all’interpretazione simbolica e psicologica delle dinamiche relazionali. Mascarilla 19 è il nome della campagna lanciata dal premier spagnolo Pedro Sanchez, che non solo accoglie l’appello del Segretario Generale dell’ONU Antonio Gutierrez, ma dà conto dello spaventoso aumento di abusi durante la pandemia, quando molte donne, a causa del lockdown, si sono ritrovate prigioniere delle mura domestiche e impossibilitate a richiedere aiuto.
7 opere del progetto saranno proiettate dall’8 al 10 ottobre nel suggestivo Salone Grande del M.A.N.U. – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, di Iván Argote (Colombia/Francia, 1983), Silvia Giambrone (Italia/Inghilterra, 1981), Eva Giolo (Belgio, 1991), Basir Mahmood (Pakistan/Paesi Bassi, 1985), MASBEDO (Italia, Nicolò Massazza, 1973 e Iacopo Bedogni, 1970), Elena Mazzi (Italia, 1984), Adrian Paci (Albania/Italia, 1969).
Progetto commissionato e prodotto da Fondazione In Between Art Film, fondata e presieduta da Beatrice Bulgari, che con il riferimento diretto a questa campagna ha voluto da un lato richiamare l’attenzione su un’emergenza globale, dall’altro dare uno stimolo agli artisti fornendo loro anche un sostegno concreto alla produzione di nuovi progetti quando tutte le produzioni artistiche risultavano sospese. Curatori del progetto: Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini, Paola Ugolini.
Il PerSo – Perugia Social Film Festival è l’evento internazionale dedicato al cinema documentario, realizzato dall’associazione RealMente in collaborazione con la Fondazione La Città del Sole – Onlus. Direzione artistica di Luca Ferretti e Giovanni Piperno.