MARSCIANO – Il progetto Serra idroponica high tech, portato avanti dagli studenti superiori dell’Istituto omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta di Marsciano, è giunto ora a conclusione. L’innovativo prodotto finale, realizzato anche grazie al contributo di numerose aziende locali, è stato, infatti, presentato venerdì 7 ottobre nella sede della scuola. L’occasione è stata la consegna della Borsa di studio Attilio Radicioni ‘Nonno innovatore’, promossa dalla Fondazione Umberto Rossini.
Un importante riconoscimento dedicato, appunto, alle attività di ricerca e innovazione svolte dalla scuola marscianese, e intitolato, non a caso, alla figura di un uomo che, sebbene nato contadino in un difficile contesto sociale e culturale, ha sempre guardato all’innovazione tecnica e gestionale quale strumento di riscatto sociale e quale mezzo per migliorare le condizioni di lavoro e di vita, proprie e dell’intera comunità.
È stato lo stesso Angelo Radicioni, figlio di Attilio, a consegnare nelle mani di studenti e professori i quattro attestati per complessivi 4mila euro, mille euro a ciascun indirizzo di studio coinvolto nel progetto: Liceo scientifico, Istituto tecnico tecnologico, Servizi commerciali e Manutenzione e assistenza tecnica, che hanno dato ciascuno il proprio contributo in base alle loro rispettive competenze.
“Mio padre aveva due grandi passioni, l’agricoltura e la meccanica – ha ricordato Angelo Radicioni insieme ai due figli Luca e Andrea –. E lui ha sempre cercato di utilizzare la meccanica per migliorare le condizioni del lavoro. Questo era il suo obiettivo. Non si sentiva mai arrivato e cercava nel suo lavoro di portare innovazione tecnologica o nuovi criteri gestionali per poter faticare meno, migliorare le sue condizioni di vita e avere prodotti sempre migliori da offrire all’acquirente. Aveva poi un rapporto molto bello con i giovani. Li spingeva a studiare e ad avere fiducia. Quindi l’innovazione doveva anche servire a consegnare ai giovani un mondo migliore”. “