TERNI – Archeologia industriale e vernacolo: il teatro della nostra tradizione, un evento che in poco tempo grazie al gradimento e l’apprezzamento da parte del pubblico è passato da locale a nazionale, costretto però come molti altri a fare adesso i conti con le misure anti-Coronavirus.
Una rassegna di teatro dialettale della durata di 10 giorni rivolta a tutti e a tutte le fasce d’età, con particolare riguardo ai minori, giovani, anziani, alle fasce sociali più deboli, all’integrazione e ai portatori di handicap, che si tiene nel museo di archeologia industriale sul sentiero 5 della cascata delle Marmore.
Un’affascinante esperienza che permette di rivivere la tradizione e allo stesso tempo divertirsi grazie ad un teatro che mostra uno squarcio comico e a tratti poetico di vita. L’importanza del dialetto sta proprio nel fatto che è vicinissimo alla vita quotidiana e verace della gente e rappresenta una diversità di radici storiche, di culture, di esperienza umane che non devono andare perdute.
“Quest’anno purtroppo non sarà possibile fare la rassegna in formato fisico sia per una questione sanitaria che per una economica – afferma Manola Conti, presidente della Pro Loco Marmore – tuttavia stiamo valutando se c’è la possibilità di fare qualcosa in forma digitale. Abbiamo già chiesto ad alcune compagnie che hanno preso parte in passato alla rassegna se fossero disponibili ad inviarci le riprese delle loro precedenti esibizioni all’evento in modo che gli spettatori potessero usufruirne in formato virtuale da Facebook. Al momento però non possiamo garantire che si farà, a causa dei già notevoli costi per modificare i dischetti inviati dalle compagnie e per i costi della SIAE. Una garanzia che possiamo dare tuttavia è che abbiamo già vari progetti in mente per il prossimo anno”.
Un messaggio ottimista, che guarda il bicchiere mezzo pieno. Se da una parte è vero che quest’anno ha i suoi problemi per un’emergenza tanto strana e imprevedibile, è anche vero che il prossimo sarà un ritorno alla vita. E quindi con un occhio puntato sul futuro non possiamo fare altro che aspettare con tanta attesa le novità su un evento che oltre a riscuotere il gradimento del pubblico grazie anche ai suoi volontari, ha saputo dare pari dignità non solo al ternano, ma a tutti i dialetti.