Maltempo e polemiche. Lettera di protesta della presidente di Unione Comuni comunità enti montani umbra (Uncem), Agnese Benedetti. E’ stata scritta per i danni e i disagi causati dalla mancanza di energia elettrica ed è indirizzata al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, al prefetto di Perugia, alla presidente della Regione Umbria, all’amministratore delegato di Terna Spa, oltre che al capo del dipartimento della Protezione civile.
“Pur apprezzando lo sforzo di tecnici e operatori che hanno lavorato ore per riparare i guasti causati dalla caduta di alberi e rami sui fili– scrive Uncem- la situazione è diventata insostenibile e inaccettabile. Interi centri abitati in Valnerina sono rimasti privi di servizi essenziali, come la corrente elettrica, i segnali telefonici, in alcuni casi anche l’acqua. Le attività di protezione civile sono state messe a dura prova per la mancanza di collegamenti. La Valnerina, area del cratere sismico, con molte persone anziane alloggiate nei moduli abitativi del post terremoto 2016, ha subito alti disagi. Purtroppo non è la prima volta che si verificano black out di corrente e non è la prima volta che il problema viene segnalato: anche in via ordinaria bastano un temporale e qualche raffica di vento per far venir meno l’erogazione di corrente elettrica. Si sa che in montagna nevicate, temporali, vento, presenza di alberi sono condizioni ordinarie e non eccezionali. Non si può vivere sempre in emergenza. Urge un piano di manutenzione e di interramento delle linee aeree provvisorie, che non possono restare nella loro condizione provvisoria per sempre – conclude Uncem – affiancandosi a quanto richiesto anche dal presidente nazionale Marco Bussone.
Le popolazioni di montagna rivendicano i diritti di cittadinanza almeno nell’erogazione dei servizi essenziali e confidano in un immediato e responsabile impegno”.