L’Unione dei Comuni del Trasimeno entra nell’associazione Via Romea Germanica

TRASIMENO – L’Unione dei Comuni del Trasimeno  entra ufficialmente nell’Associazione Italiana “Via Romea Germanica”, l’itinerario religioso e culturale che viene dal Medioevo, la “melior via” dei popoli del Nord Europa per raggiungere in pellegrinaggio Roma, la capitale della cristianità. Il documento originale, scritto da Alberto di Stade, abate del Monastero Benedettino della Santa Vergine Maria di Stade, risale al 1256 ed è conservato nella biblioteca Herzog August di Wolfenbüttel nella Bassa Sassonia, in Germania.

 

L’adesione è avvenuta in seguito alla volontà unanime di creare nell’area lacustre un sistema che, unendo l’itinerario culturale alle varie realtà locali, riesca a promuovere tutto il territorio portando in esso il “turismo lento” legato al camminare, alla bicicletta, al cavallo che la stessa associazione sta già predisponendo.

Matteo Burico come rappresentante dell’Unione dei Comuni del Trasimeno ha spiegato che nei cammini c’è un’opportunità di sviluppo del marketing territoriale. “Non tutti i comuni – ha aggiunto Burico – sono toccati dal percorso ma questo ci permetterà di sviluppare altri percorsi collegati, come quello di San Francesco e le Terre del Trasimeno. Stiamo preparando bandi per sviluppare le interconnessioni infrastrutturali e di offerta turistica, anche migliorando l’esistente e la visibilità dei tracciati, la segnaletica e lo sviluppo di app territoriali come Experience Trasimeno o TrasimenoApp. Vogliamo vendere al meglio il nostro territorio, un territorio centrale e ben collegato con territori e città bellissime. Noi ci crediamo”.

La Via Romea Germanica

Il percorso è di quasi 2.200 chilometri da Stade, città tedeca della Bassa Sassonia, fino a Roma. Attraversa 3 Paesi con 94 tappe: 44 in Germania, 4 in Austria e 46 in Italia. In Italia dal Brennero, la Via Romea Germanica segue la valle del fiume Isarco per Vipiteno e l’elegante Bressanone. Passando per Chiusa, sale sull’altopiano del Renon, dove si gode di una delle più belle viste dell’arco alpino. A Bolzano precipita nella Valle dell’Adige, che segue fino a Trento, città da cui prese l’avvio la Controriforma cattolica nel XVI secolo. Si inerpica fino al lago di Levico, dove affianca il fiume Brenta che l’accompagna fino in Veneto. A Bassano del Grappa s’immette nella Pianura Padana, e continua verso la bellissima Padova. Oltre Monselice, costeggia una miriade di canali tra l’Adige e il Po; poi giunge in Emilia-Romagna, dove fa tappa nell’amabile città di Ferrara. Attraversando le Valli di Comacchio, prosegue fino al mare Adriatico. Dopo Ravenna, con le sue meraviglie bizantine, la Via entra in Appennino, per Santa Sofia e Bagno di Romagna. Sale tortuosa al Passo Serra tra memorie di pellegrini e imperatori, e appena giunta in Toscana si biforca tra la Valle Santa e La Verna, per poi riunirsi nella Valle dell’Arno, che segue fino alla splendida Arezzo. Continua lungo la Valdichiana fino alla città-museo di Cortona, passa per il Trasimeno, per Città della Pieve e poi arriva all’imponente rupe di Orvieto, in Umbria. Poco prima di Civita di Bagnoregio, la “città che muore”, il percorso entra nel Lazio, e a Montefiascone si unisce alla Via Francigena. Fa tappa a Viterbo, la “città dei papi”, e nell’antichissima città di Sutri; infine giunge a Roma: nella scenografica piazza San Pietro termina questo straordinario viaggio attraverso l’Europa.

Redazione Vivo Umbria: