PERUGIA – La terza edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del Vino” ha proclamato oggi, 21 febbraio, le cantine vincitrici. Le cantine vincitrici sono state invitate a partecipare alla cerimonia finale di premiazione dove saranno svelati i nomi dei vini vincitori, in programma giovedì 29 febbraio a Perugia al Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria.
LE CANTINE PREMIATE
Tenute Baldo (Bastia Umbra)
Cantine Briziarelli, Cantina Dionigi, Tenute Lunelli (Bevagna)
Vetunna – Cantine Bettona (Bettona)
Di Filippo (Cannara)
Cantina Baldassarri (Collazzone)
Le Crete (Giove)
Terre De La Custodia (Gualdo Cattaneo)
Semonte (Gubbio)
Pucciarella (Magione)
Fratelli Pardi, La Veneranda, Le Cimate, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura, Tenuta Colfalco (Montefalco)
Santo Iolo (Narni)
Bigi (Orvieto)
Cantina Blasi, Chiesa del Carmine (Umbertide).
Nella Sala del Consiglio della sede di Perugia della Camera di Commercio dell’Umbria a darne conoscenza sono stati il presidente Giorgio Mencaroni, il segretario generale dell’ente camerale umbro Federico Sisti e, in collegamento online, Riccardo Cotarella, alla guida della commissione che ha giudicato i vini.
“L’Umbria – ha detto Mencaroni – ha da sempre dimostrato una naturale vocazione verso la produzione dei prodotti vitivinicoli, anche per la diversità di microclimi e ambienti che ne caratterizzano il territorio. Questo concorso rappresenta quindi uno strumento a servizio di un più ampio percorso che miri alla valorizzazione dell’attività delle aziende vitivinicole, che qui in Umbria sono soprattutto medie e piccole realtà, le quali si stanno caratterizzando per la grande vitalità nell’ambito del settore enologico nazionale: ciò stimolando sempre di più i produttori verso un continuo miglioramento, consapevoli del fatto che la diffusione del patrimonio enogastronomico di eccellenza del territorio, di cui il vino è componente essenziale, costituisca una spinta allo sviluppo del turismo, che possa esprimersi anche attraverso forme capaci di generare un coinvolgimento legato a fattori emozionali come l’enoturismo”.
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