PERUGIA – E’ uscito il nuovo fascicolo della rivista semestrale di studi e analisi pubblicata dall’Agenzia Umbria Ricerche-Aur, che segna l’inizio del nuovo corso dell’Aur. Il filo conduttore del fascicolo – dedicato al tema L’Umbria che verrà – ruota intorno alla domanda: “Cosa ne sarà dell’Umbria tra quindici o vent’anni? Quali saranno le sue caratteristiche salienti dal punto di vista socio-demografico, economico e politico-istituzionale?”.
A porsele, nel suo editoriale di apertura, è il Commissario straordinario dell’Agenzia, Alessandro Campi (nella foto di copertina), storico e politologo dell’Università di Perugia, chiamato alla guida dell’istituto da Donatella Tesei per rilanciare la storica struttura della regione Umbria specializzata nelle ricerche in campo socio-economico.
L’obiettivo di questo numero è stato quello di riflettere sul futuro dell’Umbria, offrendo soluzioni e idee progettuali utili per pensare la ripartenza del territorio dopo la crisi pandemica. Gli autori chiamati ad immaginare il domani dell’Umbria, partendo dalle proprie precipue competenze, sono stati ventisette: espressione plurale del mondo sociale, economico, professionale e accademico dell’Umbria. Il fascicolo, come sottolinea il Commissario Campi, ha “il valore di un brainstorming, di una riflessione collettiva”.
Argomenti e firme
Gli argomenti trattati in questo primo numero-esperimento sono tanti e tutti meritevoli di essere letti. A conferma di ciò basta dare una rapida occhiata all’indice: E=mc2, la formula della bellezza (Paolo Belardi) – Umbria, nuova California (Carlo Andrea Bollino) – Umbria, baricentro della terra di mezzo (Giuseppe Caforio) – Per politiche più efficaci serve valutare (Mauro Casavecchia) – Il nodo della produttività (Giuseppe Castellini) – Treni veloci in cerca di binari (Giuseppe Coco) – La Fondazione come soggetto promotore di comunità e di innovazione (Cristina Colaiacovo) – Opportunità e rischi della gestione dei fondi straordinari per una regione in declino (Giuseppe Croce) – In viaggio per l’Umbria (Marco Damiani) – Nuove istituzioni culturali di prossimità, una sfida per l’Umbria (Linda Di Pietro) – L’Umbria è ancora un cuore verde? (Luca Ferrucci) – L’importanza della comunicazione e del fare sistema (Mario Filippi Coccetta) – La leva delle donne nell’Umbria del futuro (Enza Galluzzo) – Idee per l’Umbria (Francesco Gatti) – La centralità delle donne per la crescita dell’Umbria (Caterina Grechi) – Incontro e sviluppo di culture: perché aprire l’Umbria al mondo (Chiara Moroni) – Conoscere l’Umbria (Bruno Petronilli) – La centralità dei borghi per lo sviluppo (Laura Radi) – Turismo, musei e territori: una ripartenza possibile (Ruggero Ranieri) – Nuove rappresentazioni per un nuovo regionalismo. L’Umbria e la sua armatura urbana (Ambrogio Santambrogio – Mariano Sartore) – Sviluppumbria: fulcro del rilancio economico del territorio (Michela Sciurpa) – Una risposta di sistema per la ripresa dell’Umbria (Roberto Segatori) – Il paradigma Castelluccio (Giuseppe Severini) – L’attrattività dell’Umbria parte dai giovani (Elisabetta Tondini) – Il futuro è già qui (Marco Tonelli).
I prossimi fascicoli avranno la stessa impostazione. Oltre ad ospitare studi e ricerche, saranno una tribuna di discussione sull’Umbria aperta al contributo di tutte le sue diverse componenti. “AUR&S” è una rivista attiva dal 2004 e che tra prima e seconda serie ha pubblicato 456 contributi per un totale di 6.376 pagine. Numeri davvero rilevanti per un periodico.