TODI – Todi eletta come sede stabile del Festival ideato da Andrea Fioravanti per la sensibilità dimostrata dall’amministrazione comunale, la fiera del libro con la saggistica di settore, visite guidate alle “Cisterne” e altro della città di Jacopone, un extra festival a Perugia il 22 e 23 marzo, una serie di podcast a partire da questa estate. Il tutto a Todi, dal 15 al 17 marzo, per la terza edizione di Umbria Antica Festival presentato stamattina, 7 marzo, alla Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia.
Sarà la Sala del Consiglio del Palazzo del Capitano di Todi a ospitare archeologi e storici per raccontare le tante sfumature del mondo antico che ha popolato la nostra regione: italici, etruschi, romani.
LA MISSION
Lo spirito è quello di divulgare la Storia attraverso le lezioni gratuite e coinvolgenti dei più importanti studiosi del settore con un linguaggio accessibile e adatto a tutti, ma non solo. . Al Festival ci sarà una speciale serata al Teatro Comunale di Todi (15 marzo, ore 21) con protagonista Umberto Galimberti che parlerà de “L’uomo nell’età della tecnica” e una Fiera del Libro in collaborazione con le principali case editrici di saggistica (Laterza, Il Mulino, Carocci), allestita nella Sala delle pietre. Inoltre, nel corso delle giornate, saranno organizzate speciali visite guidate alle Cisterne Romane e alla sezione archeologica del Museo Civico per valorizzare e far conoscere al pubblico il patrimonio tuderte.
Tra gli ospiti, oltre a Umberto Galimberti, Giovanni Brizzi, Andrea Carandini, Costantino d’Orazio, Valentino Nizzo, Marcella Frangipane, Livio Zerbini, Arnaldo Marcone, Nicola Mastronardi, Paolo Giulierini e tanti altri ancora.
IL PROGRAMMA
VENERDI 15 MARZO
Aprirà alle 17.30 Giovanni Brizzi, uno dei maggiori esperti di storia annibalica e storia militare antica, che presenterà per la prima volta in Umbria il suo ultimo lavoro: Imperium. Il potere a Roma (Laterza 2024). Venerdì sera al Teatro Comunale si terrà una lezione di Umberto Galimberti, psicanalista e filosofo, che guiderà il pubblico in una riflessione sul rapporto tra essere umano e tecnica, partendo da una provocazione: non è più l’umano a governare la tecnica, ma è la tecnica a governare l’umano.
SABATO 16 MARZO
Apertura affidata a Costantino d’Orazio, il nuovo Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Umbria, con un intervento dedicato al patrimonio umbro (La sottile linea d’Umbria, tra Antico e Contemporaneo). Sarà poi il turno dell’archeologia con Marcella Frangipane, che porterà a Todi la sua illustre esperienza e riconosciuta abilità nel “far parlare gli oggetti”, raccontando come i frammenti archeologici siano tesori inestimabili per ricostruire la storia delle antiche civiltà (Un frammento alla volta: gli oggetti che raccontano la Storia). Chiuderà la mattinata Andrea Carandini, che presenterà il suo ultimo libro Io, Nerone (Laterza 2023).
Il pomeriggio proseguirà all’insegna della storia romana, alla scoperta di altri due imperatori: Vespasiano, l’inaspettato salvatore dell’impero, con la lezione Arnaldo Marcone e Commodo, l’imperatore gladiatore, nell’intervento di Livio Zerbini.
DOMENICA 17 MARZO
Giornata interamente dedicata a Todi. Si inizia con Valentino Nizzo con la lezione Tuder/Tular: città, persone, confini, per proseguire poi con Enrico Zuddas che racconterà il ruolo di Todi nella guerra di Perugia (Il Bellum perusinum e la colonia di Tuder) e concludere la sessione con Nicoletta Paolucci che illustrerà uno dei tesori tuderti: le cisterne romane.
Nel pomeriggio ci si sposterà nell’Italia pre-romana. Inizierà il glottologo Augusto Ancillotti, che parlerà del rapporto tra Todi e il Tevere a partire da ciò che ci svelano i nomi stessi dei luoghi. A seguire, Paolo Giulierini ci porterà sulle tracce degli antichi popoli italici a partire dal suo ultimo libro L’Italia prima di Roma (Rizzoli 2023). A concludere Nicola Mastronardi con l’intervento I Sanniti e la nascita di Italia.
HANNO DETTO
“La tre giorni di Umbria Antica – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – risponde a una duplice finalità: da una parte qualifica ulteriormente la proposta culturale cittadina, dall’altra va ad aprire la stagione turistica 2024, andando ad occupare un periodo che tradizionalmente era privo di iniziative consolidate. L’inserimento dell’evento in una logica di cartellone tematico regionale non può che far bene alla città e all’Umbria, che in tema di politica turistica dovrà fare in futuro sempre più sistema”.
“Ci sono tanti motivi per parlare di storia in Umbria”, ha spiegato Andrea Fioravanti, direttore di Umbria Antica. “Per i suoi borghi incastonati tra monti e colline. Per gli archi etruschi, i teatri romani e millenarie tavole di bronzo. Basta percorrere le antiche strade o seguire il corso dei fiumi per ammirare le silenti tracce lasciate da antiche civiltà. Ma la vera ragione per parlare di storia in Umbria è che di tutti i suoi tesori conserva ancora il più prezioso: il valore del tempo”.
Nell’occasione è stato presentato anche un trailer video emozionale, con il quale si ribabisce il valore del cuore verde d’Italia, dove si apprende “quando bisogna rallentare i battiti per non farsi travolgere dal presente frenetico o quando entusiasmarsi davanti a monumenti di immutabile bellezza”. Umbria Antica Festival, dunque, per immergersi nel passato per capire il presente. E per farlo, prendersi tutto il tempo del mondo.
A PERUGIA L’EXTRA FESTIVAL
Venerdì 22 e sabato 23 marzo, all’auditorium di San Francesco al prato, una due giorni dedicata alla storia di Perugia con qualche incursione nel mondo della Roma Antica. Aprirà la giornata Michele Bilancia raccontando Le mura di Perugia e il suo lavoro instancabile in questi anni per far conoscere la loro unicità (Le mura di Perugia). Seguirà poi una lezione di Luana Cenciaioli sull’area archeologica sotto la Cattedrale di San Lorenzo (Sotto la cattedrale. I tesori della Perugia sotterranea). Infine la mattinata di venerdì sarà chiusa dal professor Paolo Braconi che racconterà l’antica chiesa di Santa Susanna dove ora sorge San Francesco al prato (L’antica chiesa di Santa Susanna).
Il pomeriggio di venerdì 22 vedrà sul palco Immacolata Eramo con una lezione su Il mondo antico in 20 stratagemmi e un dialogo tra gli storici Giusto Traina e Franco Cardini sulla guerra civile romana tra Marco Antonio e Ottaviano (La prima guerra mondiale della storia)
La mattina di sabato 23 sarà aperta da una lezione del professor Filippo Coarelli su La battaglia del Metauro. Poi il professor Francesco Marcattili esporrà per la prima volta i suoi studi su Le mura etrusche del Verzaro e la porta Scalelle. Infine la direttrice dell’Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone Maria Angela Turchetti racconterà le novità legate alla tomba ipogea etrusca (L’ipogeo dei Volumni, lavori in corso).
Il pomeriggio di sabato vedrà sul palco dell’auditorium il professor Tommaso Braccini con una lezione sull’umorismo nell’antichità (Nel foro, nel triclinio, alle terme: ridere con gli Antichi per capirli meglio), seguito dall’ultima lezione dell’Extra Festival a cura di Mario Lentano su «Vissero i boschi un dì». La vita culturale degli alberi nella Roma antica.
VIDEOPOCAST
“Epocale”, la nuova serie di videopodcast. Dopo le tappe del Festival il progetto Umbria antica continuerà nel corso dell’anno a offrire alla sua comunità una serie di contenuti originali per valorizzare il patrimonio storico e archeologico umbro. Ad aprile pubblicherà nelle piattaforme di podcasting e su Youtube le videolezioni del Festival. Poi da maggio ad agosto registrerà le puntate di “Epocale”, la nuova serie di videopodcast, della durata di un’ora circa ciascuno, in cui intervisterà i direttori e le direttrici dei musei e siti archeologici gestiti dalla Direzione Regionale Musei Umbria. Una chiacchierata approfondita per valorizzare i reperti custoditi nei luoghi della bellezza della storia antica umbria. La prima puntata dedicata al Museo archeologico nazionale dell’Umbria a Perugia sarà pubblicata a settembre. La serie di videopodcast “Epocale” continuerà con puntate all’Area Archeologica di Carsulae, Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone, Teatro Romano e Antiquarium di Gubbio, Museo Archeologico Nazionale di Orvieto e Tempietto sul Clitunno.