Lotta al Covid, l’assemblea regionale cerca e trova una strategia comune in 16 punti: eccoli

PERUGIAL’unione fa la forza. Contro il Covid ne serve tanta. Forse partendo da questa semplice evidenza, dopo un confronto serrato e spesso dai toni aspri durato mesi, oggi si è arrivati a individuare una strategia comune per tutti i partiti e tutti i consiglieri che formano l’assemblea legislativa regionale che senza dubbio ha di fronte a sé  la battaglia più impegnativa da quando è nata la Regione Umbria. Perché di mezzo ci sono vite umane da proteggere e salvare.

Nel documento, non poteva essere altrimenti, sono inserite anche le istanze presentate dalle forze di opposizione in quattro distinte mozioni incentrate sia sulle misure di contenimento della pandemia che su quelle di sostegno economico e finanziario per le piccole e medie imprese nonché i ristori per le famiglie e le piccole attività che si trovano in sofferenza.

Ecco i contenuti della risoluzione

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La proposta di risoluzione impegna la Giunta su questi sedici punti

  • richiedere l’accesso a tutte le formulazioni del vaccino validate da Aifa e Ema;
  • chiedere al nuovo Governo di accelerare sui protocolli per rendere operativo l’accordo con le farmacie e dunque l’emendamento alla Legge di bilancio approvato all’unanimità, che prevede che i vaccini sia contro l’influenza che contro il Covid ‘possano essere somministrati in farmacia da un infermiere o da un altro operatore sanitario adeguatamente formato, ovvero anche dal farmacista stesso, sotto la supervisione di un medico’;
  • considerare di mettere in campo un progetto a supporto del personale sanitario per la gestione amministrativa del contact tracing, definendo sinergie con la rete del Terzo settore umbro, così come con Comuni e Enti locali della Regione che vorranno aderirvi, attivando altresì dei punti di tracciamento all’interno dei centri operativi comunali
  • continuare a chiedere al Governo la possibilità di utilizzare gli anticorpi monoclonali (unitamente ad altri tipi di cure domiciliari) in virtù del decreto del ministro Speranza che ne autorizza l’uso
  • definire la fattibilità di accordi con Asl e Comuni affinché i servizi convenzionati non erogabili in fase covid possano essere rimodulati, anche individuando con gli Enti gestori prestazioni funzionali ai bisogni legati all’emergenza, soprattutto per l’assistenza alle persone più fragili
  • inserire nelle priorità del piano vaccinale i medici tirocinanti e studenti di area medico-sanitaria e gli informatori scientifici; prevedere protocolli, anche grazie al confronto con le associazioni più rappresentative, per la presa in carico delle persone con disabilità, soprattutto non collaboranti
  • attivarsi immediatamente a livello regionale per poter acquistare vaccini in autonomia da destinare ai nostri cittadini in aggiunta e in parallelo alle forniture nazionali
  • efficientare la modalità organizzativa per l’accesso ai punti vaccinali rimodulando gli orari di accesso e ampliando i giorni di somministrazione
  • implementare rapidamente la rete dei punti vaccinali sul territorio regionale individuando luoghi facilmente accessibili
  • rimodulare il Piano vaccini introducendo un doppio criterio di valutazione per le categorie da vaccinare in via prioritaria: anagrafico e di esposizione al rischio professionale
  • integrare le misure del Governo con interventi volti al rafforzamento dell’assistenza domiciliare, buoni pasto e ogni misura possibile per sostenere la risposta alle difficoltà e al disagio economico causato dalla pandemia
  • consolidare le misure a sostegno delle famiglie, nei casi di astensione obbligatoria dal lavoro a causa della Dad imposta dall’ordinanza regionale e chiedere al Governo la possibilità di prevedere il congedo parentale specificatamente per la nostra regione e calibrato sulle misure adottate secondo il criterio della massima precauzione
  • valutare nuove misure o rifinanziare quelle già messe in atto a favore delle imprese e delle partite Iva, soprattutto per le categorie oggi escluse dai ristori regionali
  • continuare a sostenere interventi e incentivi economici per investimenti, innovazione, trasferimento tecnologico e digitalizzazione a favore delle Pmi
  • sostenere e stimolare Gepafin nell’agevolare il credito a favore di piccole e medie imprese umbre, anche attraverso l’uso di strumenti finanziari innovativi, fornendo eventualmente anche assistenza per l’accesso a tali risorse finanziarie volte ad agevolare il superamento dell’attuale crisi dovuta al covid
  • valutare di inserire nella task force anti crisi rappresentanti degli organi professionali.

 

Redazione Vivo Umbria: