“L’origine del mondo. Ritratto di un interno” di Lucia Calamaro al Morlacchi di Perugia

PERUGIA – Dici Lucia Calamaro e sai cosa aspettarti seduto in platea. L’origine del mondo. Ritratto di un interno è per di più uno dei suoi testi teatrali più significativi, cosa che si riverbera positivamente su tutto ciò che è capace di scrivere e concepire il teatro contemporaneo. La pièce andrà in scena al Teatro Morlacchi di Perugia dal 6 al 10 novembre (mercoledì ore 20.45, giovedì ore 19.30, venerdì ore 20.45, sabato ore 18, domenica ore 17). Sul palco Concita De Gregorio, Carolina Rosi, Mariangeles Torres, ovvero tre donne, tre generazioni a confronto per un ritratto complesso, intimo e raffinato dello stato d’animo più diffuso al mondo: la depressione.

NOTE DI REGIA

Lucia Calamaro: “Quando ho scritto L’origine del mondo, quindici anni fa, nel 2011 per raccontare l’attraversamento e la riemersione da uno stato di depressione acuta, qualcosa in me sapeva, in modo inconscio e profetico, che quelli a venire sarebbero stati anni di isolamento psicologico e sociale profondo, dovuto a fattori diversi e in questo contesto non pertinenti. Era già nell’aria questa impossibilità, diciamo pure invivibilità dei rapporti umani e dell’esistenza così come la sperimentavamo. Ma nel 2011 era invece impensabile immaginare che nel 2020 la depressione sarebbe stata dichiarata dall’OMS la malattia più diffusa al mondo, superando il primato storico delle malattie cardiovascolari. Da questi dati, che rendono L’origine del mondo violentemente contemporaneo, l’intento di riallestire questo spettacolo e per questa lucida e puntuta scelta, non posso che ringraziare profondamente Teatro di Roma che ha accettato di produrlo. E con lui, ringrazio profondamente Concita De Gregorio, Carolina Rosi e Mariangeles Torres che condividono questa ripresa: l’attualità, la necessità e l’urgenza di un ritratto esteticamente elaborato dello stato d’animo più diffuso al mondo, perché fra le varie piaghe che colpiscono oggi l’umanità, la depressione primeggia. Ma non è detto che sia una condanna a morte. Ed è questo che predica L’origine del mondo: la depressione è una condizione mutevole. Si attraversa. Se ne esce. Si può stare bene. Non è impossibile vivere. Lo scopo, il senso, la forma di una vita, si possono trovare, costruire, inventare o ri-trovare se persi. È uno spettacolo a tesi: se c’è un problema, c’è la soluzione, se no non è un problema. Non vi arrendete, anime in pena. Continuate a cercare conforto. Come diceva il buon Samuel Beckett: Non posso continuare. Bisogna continuare. Allora continuo. Ecco qui, di fronte a voi, una vita che si inceppa psichicamente. E che poi, faticosamente, dolorosamente, grazie a un triplo carpiato dell’anima, assistita dai suoi meccanici, si salva. Anche quando si parte da laggiù. Da quel luogo lontanissimo, buio e insensato, che butta nero, in cui la depressione ci getta”.

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BIGLIETTI e INFO – È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30, il sabato dalle 17 alle 20.  Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

Redazione Vivo Umbria: