PERUGIA – Garantire una formazione altamente professionalizzante a musicisti e musiciste under 25 che vivono o studiano in Umbria grazie a un percorso condotto da docenti preparati in un contesto artistico – quello dell’Orchestra da Camera di Perugia – che si è posto come un primo approdo professionale per gli studenti più meritevoli del territorio.
: si è recentemente conclusa la prima edizione delle OCP YOUNG – CLINICS, progetto promosso dall’associazione culturale “Eunice” con il sostegno della Fondazione Perugia che ha coinvolto, in due sessioni trimestrali di formazione (di 80 ore l’una), 40 giovani artisti che hanno avuto la possibilità di partecipare a prove a sezione, prove orchestrali e momenti formativi teorico-pratici legati alle diverse competenze extra-artistiche richieste a chi si affaccia alla professione concertistica (contrattualistica, organizzazione, comunicazione).
“Insieme alle prime parti dell’Orchestra da Camera di Perugia – sottolinea Simone Frondini, sovrintendente Orchestra da Camera di Perugia – i docenti ospiti delle due sessioni di formazione sono stati tra gli altri Raffaele Mallozzi, per 40 anni prima viola dell’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia, Christian Schmitt, oboista e insegnante presso l’Hoschschule für Musik di Stoccarda e l’Académie Supérieure de Musique di Strasburgo, Stefano Ferrario, già primo violino dell’Orchestra Haydn di Bolzano e insegnante di violino presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia e Marco Pierobon. Il progetto delle CLINICS nasce dalla consapevolezza che manca in Umbria un percorso formativo intermedio che permetta ai giovani diplomati di inserirsi subito nel mondo del lavoro, ed è promosso in continuità con l’impegno decennale dell’associazione culturale Eunice che, attraverso la sua declinazione orchestrale, l’Orchestra da Camera di Perugia, propone percorsi di alta formazione e professionalizzazione per i giovani musicisti del territorio”.
“L’Orchestra da Camera di Perugia – conclude Marco Pierobon direttore d’orchestra e trombettista, titolare della cattedra di Tromba presso il Conservatorio di Bolzano e docente degli incontri finali delle Clinics – è riuscita in un intento molto arduo e molto nobile, a favore di giovani musicisti classici, che in diversi momenti dell’anno hanno avuto modo di confrontarsi con docenti di altissimo livello, suonare in orchestra, lavorare in gruppo sulla musica da camera e quindi affrontare un discorso di avvicinamento al mondo professionale che è assolutamente di altissimo valore simbolico e anche materiale. Spero che un’esperienza come questa possa essere replicata anche in futuro”.