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L'omaggio dell'Umbria a Pina Bausch

A  10 anni dalla scomparsa l’Umbria rende omaggio alla grandezza di Pina Bausch che a partire dagli anni Settanta rivoluzionò il concetto sia di balletto che di danza moderna al punto che il suo nome è sovrapponibile a quello di teatro danza con l’aggiunta di una specifica attenzione e predisposizione all’improvvisazione e le performance dal vivo.

Così nel programma del Festival di Spoleto, ricordando la grande sintonia fra lei e il maestro Gran Carlo Menotti capace di comprendere le innovazioni nel panorama artistico e di calamitarle al Due Mondi , un’intera giornata sarà dedicata proprio a lei grazie a Lutz Forster e Leonetta Bentivoglio.  Ci saranno contributi e documenti anche filmici davvero eccezionali.

Non basta. A Perugia, grazie alle Smanie di Primavera del Teatro Stabile dell’Umbria sta per prendere il via al progetto “Pina Today”.  Si tratta di cinque appuntamenti dal 5 al 20 maggio fatti di incontri, dialoghi, docu-film e performance che sono stati concepiti non solo per ricordare Pina Bausch ma anche per avvicinare il pubblico all’arte coreutica in senso ampio. Il tutto seguendo la traccia indicata da HOME Centro Creazione Coreografica residenza artistica  umbra dedicata alla danza, nata nel 2018 e diretta da Valentina Romito dell’Associazione Dance Gallery.

Si comincia, come detto,  domenica 5 maggio con l’evento “Join! The Nelken–Line” che coinvolgerà, come spiegano gli organizzatori, “studenti di danza, professionisti, dilettanti e appassionati nel ricreare la celebre camminata di Pina Bausch per le strade della città, per un’esperienza immersiva nella coreografia più emblematica della Bausch”.  Perugia, dunque, diventerà protagonista con la sua adesione attiva al progetto della Pina Bausch Foundation che invita a danzare “The Nelken-Line”, una delle sue sequenze più famose, tratte dallo spettacolo “Nelken” del 1982, in cui semplici ma precisi gesti raccontano l’avvicendarsi delle quattro stagioni mentre i danzatori procedevano in fila indiana. Partenza dai Giardini Carducci alle ore 16.

Sabato 11 maggio, poi, al Morlacchi alle ore 17.30 “In cerca del gesto: la vita nel teatro danza di Pina Bausch”. Si tratta di un incontro con Andres Neumann, professionista dell’industria creativa e culturale e produttore con un’esperienza di quasi mezzo secolo nel campo degli scambi culturali internazionali, che è stato co-produttore di tre opere di Pina Bausch. L’appuntamento, ideato e condotto da Carla Di Donato, “è volto a riscoprire – spiegano gli organizzatori – la contemporaneità assolutamente vitale dell’opera di Bausch attraverso la visione e l’analisi di un percorso ragionato di documenti inediti o rari provenienti dall’Archivio Andrés Neumann, introdotti, commentati e dialogicamente investigati dal duo Neumann- Di Donato”.

Lunedì 13 maggio alle ore 21 al Cinema Postmodernissimo, proiezione del documentario “Pina Bausch a Roma” (durata 58’, anno 2016), con la regia di Graziano Graziani, produzione Riccione Teatro e Archivio Teatrale Andrés Neumann/Il Funaro Centro culturale di Pistoia.

Domenica 19 maggio, alle 21 al Morlacchi, l’incontro con la danzatrice, coreografa e attrice Raffaella Giordano. L’appuntamento, il quarto della rassegna “Il corpo che danza”, si terrà al termine dell’ultima creazione della Giordano “CELESTE Appunti per natura”. Il 20 maggio l’artista curerà una masterclass gratuita per danzatori e studenti avanzati, alla sede Home/Dance Gallery a Perugia dalle 11 alle 14.

Ultima tappa lunedì 20 maggio, ancora al Cinema Postmodernissimo proiezione di due film straordinari: alle ore 18.30 “Les Reves dansant – Sui passi di Pina Bausch” (2010, durata 1h 29’) di Anne Linsel e Rainer Hoffmann. Nel 2008 Pina Bausch selezionò 40 teenager, che non sapevano nulla né di lei né di danza, per farli partecipare alla messinscena della sua celebre performance “Kontakthof”. In 10 mesi e fino alla sera della prima, i giovani danzatori hanno potuto scoprire il genio di Pina Bausch attraverso i loro stessi corpi. Pina Bausch è morta nel 2009. questo film è la testimonianza del suo lavoro rivoluzionario.

Alle ore ore 21 l’altro film da non perdere: “Pina” di  Wim Wenders.  Quello che doveva essere il primo film d’autore con Pina Bausch, è diventato dopo la sua improvvisa scomparsa (3 giugno 2009) un film su e per Pina. “Ogni volta che vedo una sua coreografia, anche per la centesima volta – dice Wim Wenders – ri-imparo che custodiamo un tesoro nel nostro corpo: la capacità di esprimerci senza parole. E quante storie possono essere raccontate senza una sola frase”. Oltre ai brani tratti da Le sacre du Printemps, Kontakhof, Café Muller e Vollmond, il film contiene immagini della sua vita privata e riprese di alcuni membri della compagnia che nella primavera 2010 danzarono in memoria della coreografa seguendo il suo metodo: alle sue domande critiche e appassionate rispondevano con brevi “a solo” improvvisati, da lei usati come punto di partenza per le sue coreografie.

Un omaggio articolato, quello dell’Umbria, ricco  gratitudine sincera e ammirata per quanto Pina Bausch ha fatto e ha lasciato in eredità.
 

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