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“L’olio è il gioiello dell’Umbria che unisce storia, paesaggio, cultura e turismo”. Parla il neo presidente del Mto umbro

PERUGIA – “Il futuro del territorio e della cultura olearia siede sulla tutela del suo passato, facendolo vivere nel presente e proiettandolo nel futuro”: è con questa visione che il neo presidente del Movimento del Turismo dell’Olio dell’Umbria, nonché vicepresidente nazionale, Conte Franco Silvano Toni di Cigoli, della secolare azienda agricola di famiglia, intende guidare il consorzio.

“Il Movimento – spiega – si propone di essere uno strumento attraverso cui unire storia, paesaggio, cultura, tradizioni e produzione olivicola, aggiungendo a questa già complessa lista, anche la declinazione turistica. Oggi si parla di oleoturismo per connettere gli ulivi e l’olio con il turismo; il Movimento intende fare da collettore e da sintesi rispetto ad elementi che, altrimenti, sarebbero considerati a sé”. Franco Silvano Toni parla di una “aristocrazia dell’olivicoltura”, a valere su un “artigianato sapiente”, quello dell’oro verde, che fa sistema rispetto a questi elementi, fino a divenire “un valore aggiunto per tutta la filiera, primo fra tutti il territorio e la sua gente”. Nasce così una mission che è “sociale”, capace di “guardare al passato e al presente per dare loro il migliore futuro, senza perdere l’identità di un territorio e di una popolazione”.

Sebbene l’Umbria esprima “una piccola percentuale in termini di produzione rispetto al complessivo nazionale, al contempo, ne rappresenta – aggiunge Toni – il gioiello, una produzione di altissima qualità. Il mio compito, a livello regionale, è quello di creare sistema e, a livello nazionale, di far transitare l’idea che non ci sono solo i numeri e le grandi quantità, ma anche produzioni di nicchia che danno un valore aggiunto determinante al prodotto e al territorio. In Umbria, l’olivicoltura è un’arte e occorre insistere nell’ars olearia, nel fatto di  coltivare l’olio come un’arte. La mia famiglia è olivicoltrice dal XIV secolo e fornitrice pontificia, vogliamo continuare a dare un servizio a un territorio che ci ha dato molto, intendiamo tutelare la storia e il futuro dell’Umbria”.

Il nuovo consorzio umbro, che nasce sull’esempio del Movimento turismo del vino e da questo concretamente accompagnato, si propone la promozione e valorizzazione dell’olio extravergine di oliva tipicamente umbro, della sua cultura e dei suoi territori di produzione, in una ricercata sintesi che si fa oleogastronomia e oleoturismo.

Il Mto nazionale, nasce l’11 marzo con la firma dell’atto costitutivo a Roma, dove, nella stessa giornata, si è svolta anche la presentazione ufficiale alla stampa, nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica. Il Mto Umbria, che è stato costituito poco prima, il 18 febbraio, è stato, tra i fondatori del nazionale e ne ha assunto la vicepresidenza unica, quale riconoscimento per l’olivicultura regionale.

Del Movimento turismo dell’olio Umbria fanno parte, insieme al presidente, Franco Silvano Toni di Cigoli, Pietro Clarici, in qualità di vicepresidente,  Giovanni Crocelli, Marco Petasecca Donati e Virginia Antonini. Consiglieri, oltre ai consorziati fondatori – Rodolfo Loreti, Chiara Lungarotti, Filippo Antonelli – il coordinatore del comitato tecnico, l’oleologo Angela Canale.

Naighi

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