TERNI – “Il Covid ferma il teatro dei vivi, non ferma quello dei defunti”. È con questa affermazione di Stefano de Majo che si alza il sipario, a gran richiesta e per il terzo anno consecutivo, sullo spettacolo itinerante La Città degli Immortali.
Un viaggio tra le voci, gli echi e le memorie di personaggi lontani nel passato e ormai scomparsi che si rianimano e prendono vita tramite l’attore ternano nel cimitero vecchio della Città dell’Acciaio. Quest’anno per rispettare i dpcm emanati dal governo e per rispettare tutte le precauzioni anti-Covid l’appuntamento non sarà una passeggiata fisica, ma una virtuale. Grazie alle telecamere e al montaggio di Marco Pareti e Alessandro Magnini verrà preparato un programma meta teatrale, così non potendo essere seguito in live verrà trasmesso sulle emittenti televisive umbre nei prossimi giorni.
Lo spettacolo si concluderà presso l‘ossario dei 1018 nomi del primo dei 108 bombardamenti in un finale corale di voci, emozioni e d’intenti, la storia che insegna a non mollare e a ricostruire. “Chi nasce Fera non aspetta e spera! – conclude con questa affermazione Stefano de Majo – Perciò ora più che mai, in periodi critici come questo, se non comprendi più troppo la città dei vivi vieni a passeggiare un’ora al cimitero. Qui i tuoi pensieri tornano liberi e mettono ali. Non è mica la città dei morti questa. Qui vivono gli immortali”.
Nei prossimi giorni lo spettacolo verrà replicato anche al cimitero di Perugia.