PERUGIA – La storica scuola di musica Istituto musicale Girolamo Frescobaldi compie 70 anni e, con la recente nomina del nuovo consiglio direttivo, avvia un’importante stagione di formazione e concerti. Abbiamo incontrato il neoeletto direttore Padre Matteo Ferraldeschi, gregorianista, docente e direttore della corale Porziuncola della Basilica papale di Santa Maria degli Angeli.
Una ricca pagina musicale della città di Perugia che nasce nel 1954. Ripercorriamone la storia.
La scuola diocesana di musica sacra è stata fondata nel 1954 da monsignor Pietro Squartini che è stato direttore dell’Istituto musicale Girolamo Frescobaldi fino alla morte e per decenni direttore della Corale laurenziana Raffaele Casimiri del Duomo di Perugia. Seguendo le indicazioni ecclesiastiche che prevedevano l’istituzione, accanto al pontificio istituto di musica sacra di Roma e di Milano, di altre scuole di musica per la formazione di musicisti per la liturgia sparse sul territorio, Squartini ha creato un istituto che è stato punto di riferimento per la nostra regione e non solo. Le scuole diocesane di musica sacra hanno garantito un’educazione su larga scala, non essendo rivolte in maniera specifica a uomini o preti (come accadeva negli istituti pontifici), offrendo percorsi che hanno dato vita a musicisti per grandi basiliche e cattedrali, ma anche organisti e direttori di coro di piccole realtà parrocchiali. Accanto alla vocazione verso la musica sacra, l’istituto dedicato al grande compositore del 1600 Girolamo Frescobaldi, è stata una vera e propria scuola con la possibilità di studiare tutti gli strumenti musicali con indirizzi svincolati da quello liturgico. A don Pietro Squartini è succeduto don Francesco Spingola fino alla morte, avvenuta nel 2020, che ha portato avanti altri significativi progetti come il concorso pianistico per bambini “Piccole mani” e l’incontro delle corali in cattedrale in occasione della festa di Santa Cecilia.
La scuola sorge nei locali dell’ex chiesa parrocchiale di Santa Maria di Colle, ed ospita un auditorium con un organo Mascioni a canne e due pianoforti a coda. Una vera e propria sala da concerto, seconda solo a quella del Conservatorio.
Il lavoro dei miei predecessori è stato veramente notevole con organizzazione di stagioni concertistiche, masterclass, incontri di musica strumentale, vocale da camera e corale; quindi, sarà mia premura continuare a valorizzare i nostri spazi. L’Auditorium Marianum è dedicato alla Madonna, per questo i primi appuntamenti saranno legati alla figura della Vergine. Abbiamo cominciato il 7 dicembre con il prezioso concerto di Armoniosoincanto diretto da Franco Radicchia: un delicato ritratto di Maria attraverso un percorso che, dalla musica antica, con canti gregoriani e laudi, si è concluso con brani polifonici del Novecento. Per questa occasione il gruppo si è esibito nella veste di quintetto femminile, con le voci di Caterina Becchetti, Elisabetta Becchetti, Stefania Cruciani, Francesca Piottoli e Brunella Spaterna e il contributo strumentale di Andreina Zatti all’arpa medievale e pianoforte. Un programma di notevole spessore eseguito con la sensibilità e l’espressività che contraddistingue il gruppo vocale perugino che proprio qui diede il primo concerto bene 27 anni fa. Gli omaggi alla Madonna proseguiranno nei sabati pomeriggio del mese di maggio con le elevazioni musicali, concerti in cui convivono musica, spiritualità e cultura: alla musica viene affiancata la lettura di testi che invitano alla meditazione e alla contemplazione.
Da chi è composto il Consiglio direttivo e a quali progetti vi dedicherete?
Un consiglio di alto profilo: con me c’è Franco Radicchia, vicedirettore, la signora Teresa Agostinelli, storica segretaria dell’Istituto, e le professoresse Cinzia Violetti e Damiana Pinti. Il consiglio direttivo si è insediato ad ottobre e abbiamo cominciato subito a lavorare ai progetti futuri. Sicuramente puntiamo sulla scuola di musica, con un’offerta formativa strumentale piuttosto ampia e con percorsi a più livelli: dall’alfabetizzazione dei bambini che partono da zero alla preparazione di studenti che intendono proseguire gli studi in conservatori o accademie, ma anche lezioni per adulti che vogliono intraprendere o riprendere la formazione culturale musicale e masterclass specialistiche. Vorremmo che la scuola ritrovi la sua vocazione nativa che è quella di scuola di musica sacra liturgica inserendo tre specializzazioni: direttore di coro, organista liturgico e salmista. Il salmista è una figura poco conosciuta che vorrei illustrare: si tratta di un cantore che non si limita semplicemente a cantare il salmo responsoriale o a fare qualche pezzo da solista durante la liturgia, ma che è preparato a guidare l’assemblea nel canto, in assenza della Schola Cantorum o in dialogo con essa. Lo stesso vale per i diaconi, sempre più coinvolti nei momenti della liturgia attraverso intonazioni e melodie che devono essere conosciute ed eseguite correttamente. Un ulteriore progetto mira alla costituzione di un coro di Pueri cantores di bambini e bambine con finalità educative, concertistiche e liturgiche. Tante iniziative per gli amanti della musica e un’apertura a collaborazioni esterne: il nostro auditorium è aperto a tutti, pronto ad ospitare artisti e realtà musicali che possano offrire proposte culturali di qualità.
Alma Gatteschi