PERUGIA – Pacifiche, colorate, educate, non hanno fatto altro che scandire alcuni degli articoli più importanti della Carta costituzionale, a ribadire quali siano i fondamenti della nostra repubblica. Nessun simbolo, né bandiera che facesse pensare a schieramenti politici di qualsiasi tipo. Solo tante sardine disegnate alla bell’e meglio che sembrano arrivare dai mari agitati di un movimentismo che si sta affermando come l’unica vera opposizione possibile e praticabile contro Salvini e i populismi, i razzismi, i fascismi. Potrebbero sembrare principi e valori scontati in una democrazia, ma per chi avesse in qualche modo abdicato questi principi in cambio delle promesse di maggiore sicurezza e di maggiori garanzie per un nuovo ipotetico “equilibrio” sociale, le sardine hanno ricordato che non è possibile derogare quel che i Padri fondatori stabilirono 70 anni fa.
Con le sardine si naviga a vista e mentre Perugia e la sua piazza stracolma ha confermato che il vento ora comincia a soffiare in direzione ostinatamente opposta e contraria a quella che viene individuata come una politica basata su un’eterna “campagna d’odio”, arriva la notizia della nascita di una rete nazionale delle sardine che, come l’evolversi rapidissimo della formazione del movimento, continuerà a servirsi del web 2.0 e dei social per combattere la pacifica battaglia contro ogni possibile “salvinismo“. Il mondo social è stato sabato 23 novembre inondato dalle immagini del flash mob in piazza della Repubblica nel cuore di Perugia. Noi ci uniamo in questa piccola testimonianza fotografica grazie ai contributi di Monica Rizza e Claudio Bezzi.