L’inno alla Pax Mundi con la rassegna corale di musica sacra francescana ad Assisi

ASSISI – Un messaggio di pace, attraverso la musica, si rinnova da dieci anni ad Assisi grazie alla rassegna corale internazionale di musica sacra francescana Assisi Pax Mundi. Un incontro tra cori provenienti da tutto il mondo, in nome di quei valori di dialogo, rispetto e solidarietà professati da San Francesco e che dovrebbero essere alla base della convivenza civile. In un momento storico di forti tensioni, in cui la barbarie disumana sta provocando una regressione della civiltà, ancora più alto si leverà il canto di pace di centinaia di cantori, uniti nel comune sentimento d’amore per il prossimo. Il primo intenso concerto di musica e preghiera, che ha inaugurato il Festival, si è svolto sabato sera alla Basilica Superiore di San Francesco, con una grandiosa esibizione di gruppi e cantanti provenienti dalla Polonia: Orchestra e Coro della Fondazione Avangart e coro Olsztynski Chor Bel Canto, i solisti Katarzyna Zajac-Caban (soprano), Agnieszka Rehlis (contralto), Przemyslaw Borys (tenore), Piotr Wolosz (basso), diretti dal M° Wojciech SemerauSiemianowski. In programma la Missa Pro Pace, composizione scritta nel 2000 dal musicista polacco Wojciech Kilar, grande autore di colonne sonore, famoso soprattutto per aver firmato le colonne sonore di film di Polanski e Coppola. Partitura di grande potenza emotiva, la Missa Pro Pace è divisa nelle cinque parti dell’Ordinarium missae Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei, e appare come un percorso dall’oscurità alla luce, dai suoni profondi e mesti del Kyrie fino all’imponente e maestoso Agnus Dei in un crescendo continuo di luminosità. Lo stile è semplice e declamatorio, di sapore medievale; prevalgono i momenti di riflessione e di intima preghiera ma non mancano slanci vivaci e travolgenti come nel Gloria e nel finale dell’Agnus Dei con il Dona nobis pacem. Il direttore ha saputo comunicare il messaggio del brano con grande efficacia, suscitando una sentita commozione nel pubblico.

 

 

Padre Peter Hrdy, direttore della “Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi”, impegnato nell’organizzazione del Festival, ci ha illustrato il progetto Assisi Pax Mundi.

 

Come nasce Assisi Pax Mundi?

 

Il progetto è frutto della collaborazione delle famiglie francescane (minori, cappuccini, conventuali, T.O.R.) e l’aspetto organizzativo è curato dalla Cappella Musicale di San Francesco.  Nasce con la volontà di creare momenti di incontro tra musicisti nei luoghi dello spirito; lo spunto iniziale è stato  lo storico incontro interreligioso di Assisi promosso da Papa Giovanni Paolo II e al quale hanno partecipato i capi delle grandi religioni mondiali per pregare per la pace.  Era il 27 ottobre 1986, nel mese di San Francesco, e per questo abbiamo scelto lo stesso periodo per la nostra rassegna corale. La musica si fa portavoce dei valori di incontro, ascolto e dialogo; non c’è competizione tra i cori che, infatti, si esibiscono in coppia come concerti a due voci. Tutti i cori sono coinvolti nell’ascolto e ci saranno, inoltre, momenti in cui canteranno insieme: nel concerto di chiusura di sabato 21 ottobre e nella messa di domenica 22  nella Basilica Superiore di San Francesco.

 

Quest’anno la decima edizione. Com’è stata l’evoluzione della rassegna?

 

Nel corso degli anni ci sono stati alti e bassi e il periodo della pandemia è stato il periodo più difficile. Nel 2020 abbiamo effettuato una rassegna virtuale e ci siamo incontrati solo online, poi la ripartenza è stata lenta, ma ora siamo ottimisti perchè quest’anno c’è stato un boom di iscrizioni e abbiamo dovuto rimandare ai prossimi anni la partecipazione di qualche gruppo. Questi giorni ci saranno oltre quattrocento coristi, un numero eccezionale che ci fa ben sperare per il futuro.

 

Ogni anno Assisi Pax Mundi propone un tema particolare . Qual è l’argomento centrale del 2023?

 

Per quest’anno abbiamo scelto “il Verbo si è fatto carne” perchè ricorrono gli ottocento anni dal Presepe vivente di San Francesco a Greccio. Vogliamo celebrare Dio che ci è accanto anche in questo periodo di grandi difficoltà. I cori proporranno composizioni francescane e inerenti al tema. Sono cori di alto livello, molto preparati e che hanno scelto dei brani molto interessanti ed originali.

 

Ci può illustrare i cori e i concerti in programma?

 

Abbiamo rappresentanze da tutt’Italia e poi il gruppo polacco, che ha effettuato il concerto inaugurale,  e cori dall’Inghilterra e dal Giappone.

Mercoledì 18 ottobre si esibirà il coro londinese Ibstock School Choir che ci porterà direttamente al cuore del Festival, cioè la rassegna vera e propria che sarà concentrata nelle giornate tra il 19 e il 22 ottobre.

Giovedì 19 alle 21 alla Basilica Inferiore ci saranno: il Coro di Iglesias, diretto da Stefano Pisano, e il Coro del Liceo Musicale “Campostrini” di Verona, diretto da Marilinda Berto e Maurizio Sacquegna.

Venerdì 20 doppio appuntamento alla Cattedrale di San Rufino: alle 17 con la Corale polifonica “Magnificat” di Riesi, direttore Ivan Enzo Cutaia, e con il Coro “Matilde Salvador” di Alghero, direttore Paolo Carta; alle 21 ascolteremo i Laeti cantores di Salerno, direttore Roberto Maggio, e il Coro Polifonico “Agorà” di Carbonia, direttore Roberta Congiu.

Sabato gli appuntamenti cominceranno la mattina alle 11 alla Chiesa di San Pietro con il Coro Armonia di Salerno, direttore Annamaria Torresi, e l’Ensemble Vocale “Emozioni InCanto” di Padova, direttore Giuseppe Marchioro; alle 16 ci spostiamo alla Basilica di Santa Maria degli Angeli con Ensemble Vocale “Resurrexit” di Potenza, direttore Rocco Alessio Corleto, organista Carmine Lavinia, e il Coro “LaudArmonia” di San Francesco al Campo, direttore Simona Maggi. Alle 20.30, alla Basilica Superiore di San Francesco, ci sarà il grande concerto finale con la partecipazione di tutti i cori partecipanti.

 

 

Gli appuntamenti non finiscono qui.

Domenica 22 ottobre, ancora in Basilica, la liturgia delle 10.30 sarà animata da tutti i gruppi corali e alla fine della celebrazione sarà eseguito il Cantico delle Creature di P. Domenico Stella.

La decima edizione di Assisi Pax Mundi  terminerà ufficialmente il 28 ottobre, con il concerto del coro giapponese Veritas Choir Tokyo, diretto da Akiyasu Fukushima, e della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi da me diretta.

 

Quali sono i progetti per l’edizione del 2024?

 

Assisi Pax Mundi non si ferma mai. Già a partire dal 29 ottobre comincerà “In cammino verso Assisi Pax Mundi 2024”. Sarà la violinista giapponese Tomoko Mayeda ad aprire la nuova edizione del Festival con un concerto alla Basilica Superiore di San Francesco.

Stefania Cruciani: Pianista e cantante folignate. Divulgatrice musicale per l'emittente web Radio Mozart Italia. Redattrice della rivista musicale Dirigo e del magazine culturale Vivo Umbria.