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L’incontro tra Mozart e Giuseppe Piermarini nell’appuntamento di oggi con gli Amici della Musica di Foligno

FOLIGNO – Grande attesa a Foligno per “Scendi Celeste Venere! L’incontro tra Mozart e Piermarini”, evento nell’ambito della stagione concertistica degli Amici della Musica di Foligno. Oggi, 17 ottobre, alle ore 17 l’Auditorium San Domenico ospiterà un racconto-concerto che riporterà in scena l’opera mozartiana “Ascanio in Alba” accompagnata dai preziosi disegni delle scenografie conservati nella Biblioteca Comunale di Foligno.

Il progetto è prodotto dalla stessa Associazione musicale per celebrare i 250 anni di un incontro e di un’opera. L’incontro è quello tra due geni di tutti i tempi, l’architetto folignate Giuseppe Piermarini e il compositore, al tempo non ancora sedicenne, Wolfgang Amadeus Mozart.

Un po’ di storia – Dal 15 al 31 ottobre 1771, il compositore salisburghese e il l’imperial regio architetto furono infatti insieme a Milano in occasione delle feste per le nozze di Ferdinando d’Austria e Maria Beatrice d’Este. Piermarini fu nominato Direttore dell’illuminazione e di tutte le scenografie realizzate lungo le strade, mentre il giovane Mozart compose “Ascanio in Alba”, una serenata teatrale su libretto del grande letterato Giuseppe Parini. Ma la cosa straordinaria sarà scoprire che i disegni del Piermarini sono conservati nella Biblioteca Comunale di Foligno. Da qui l’idea di far rivivere a due secoli e mezzo di distanza, quell’opera, di portare “Ascanio in Alba” tra i concittadini del Piermarini.

Anche le scenografie torneranno protagoniste, proiettate tra la musica e le parole di questo concerto unico e prezioso, un tributo a due geni possibile anche grazie al contributo straordinario della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. E per la prima assoluta folignate musicisti di grande caratura quali l’Orchestra da Camera di Ravenna, la celebre soprano Cinzia Forte, il controtenore Antonio Giovannini, sotto la direzione del maestro Paolo Manetti. Anche un narratore d’eccezione, il musicologo e drammaturgo Sandro Cappelletto a cui si deve anche la scrittura del testo. Un testo che partirà proprio da quel 17 ottobre del 1771 quando “Ascanio in Alba” debuttò al Regio Ducal Teatro di Milano. Nello stesso giorno, 250 anni dopo, l’opera tornerà a farsi ascoltare, suscitando, come si dice al tempo fece anche Giuseppe Piermarini, la “comune meraviglia”.

Grazie al ritorno alla capienza piena nei luoghi di cultura, non è più richiesta la prenotazione. Obbligatorio il green pass.

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