ASSISI – Il braille, sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo, ha avuto una grande importanza nella piena realizzazione dei diritti fondamentali delle persone non vedenti o ipovedenti. E al liceo Sesto Properzio, anche vista la concomitanza della Giornata nazionale del braille con la Giornata internazionale della lingua madre per celebrare il valore della lingua madre e la ricchezza del multilinguismo, si è deciso di unire queste due iniziative in una giornata che celebrasse il valore dell’inclusione, che non significa rendere tutti uguali, ma valorizzare le diversità.
L’iniziativa è nata a compendio della ricchezza di esperienze e nuovi linguaggi a cui tutta la scuola si è avvicinata per la presenza di un’alunna non vedente. Grazie a una didattica laboratoriale che unisse le discipline d’indirizzo delle varie classi con l’inclusione, un tema da sempre sentito al Properzio, lunedì 21 febbraio si sono svolti quattro laboratori – Io albero con la I CL (trascrizione Braille in lingua francese); Autobiografie tattili – tema della memoria e del ricordo, con la V AS; Messaggi tattili, con la V BS e “ … Ti si schiudano come occhi le mani”, con la V CS – che hanno permesso la realizzazione di 4 libri tattili (trascrizione in nero e in braille). Un libro per ciascun gruppo classe coinvolte, dunque, composto dalla pagine realizzate individualmente / a coppie dalle studentesse e dagli studenti.
A guidare gli alunni le esperte esterne Tiziana Luciani (arte terapeuta) e Silvana Campi (esperta in letture animate e realizzazione di libri tattili), insieme ai docenti Paola Pagliacci (Scienze motorie); Claudia Sardo (Storia dell’arte); Daniele Celli (Scienze Umane); Anna Melissa Cagiotti (Francese); Rosalba Serra (Scienze); Fiorella Toccaceli (Matematica) e Marta Custodi (Sostegno).
“Con questa iniziativa si conferma la grande qualità dell’inclusione al Properzio – spiegano i professori coinvolti – che viene realizzata in concreto e non solo a parole. Vorremmo ringraziare il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Assisi e la sua responsabile, dottoressa Francesca Piccardi, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Perugia, la nostra bibliotecaria Simona, la tirocinante Alessia Luchini, la signora Ana, mamma della studentessa non vedente, per averci aiutato a realizzare questa esperienza, che è stato anche un modo per far ritrovare i ragazzi a un’attività mista e in presenza dopo due anni di distanziamento sociale e didattica a distanza”.
“Oltre a insegnare agli alunni materie importanti per la loro formazione e per il futuro lavorativo – le parole della dirigente scolastica Francesca Alunni – esistono anche valori fondamentali come il rispetto per l’altro, l’accoglienza, l’empatia, la solidarietà esprimibili con una varietà di linguaggi complementari. Affrontare il tema dell’inclusione sociale soprattutto a seguito del periodo pandemico è di vitale importanza e iniziative come questa aiutano a ricordare che è un dovere garantire il diritto allo studio per rendere tutti i cittadini consapevoli e per ricordare l’importanza di una scuola accogliente, sicura e accessibile a tutti. La comunità scolastica nella sua interezza ha a cuore di continuare a crescere insieme a studenti e studentesse, ciascuno e ciascuna portatori di ‘speciali normalità’!”
La dirigente scolastica, Francesca Alunni