CASTIGLIONE DEL LAGO – “Cronache dal Trasimeno: 100 anni di emancipazione contadina” è il titolo del libro di Antonio Rocchini che verrà presentato a Palazzo della Corgna sabato 14 dicembre alle 17. A dialogare con l’autore Daniele Parbuono, docente di Antropologia culturale dell’Università di Perugia. Previsti gli interventi del sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico, e per Futura Libri, editore del volume, Fabio Versiglioni.
IL LIBRO
“Raccontare – premette l’autore del testo – la storia dell’emancipazione contadina nel Trasimeno durante il periodo che va dal 1861 al 1961(anno in cui ebbe inizio la fine del mondo contadino) è stato come addentrarsi in una lunga e sorprendente cronaca di avvenimenti che caratterizzarono le dure lotte portate avanti dal Movimento contadino organizzato, per rivendicare migliori condizioni di vita nelle nostre campagne nel Castiglionese, in particolare. Lotte che sono durate circa cento anni, sorprendenti per la quantità e l’intensità delle stesse”.
LA STORIA
La premessa storica sta nell’Inchiesta Jacini, commissionata dal Parlamento del Regno per conoscere per la prima volta la condizione agricola nel nostro Paese, e che evidenziava il contesto di assoluta povertà in cui erano costretti a vivere i nostri contadini assoggettati come servi della gleba dai loro padroni, per lo più grandi latifondisti. Le rivendicazioni contadine raggiunsero il loro culmine negli anni del “biennio rosso”, momento in cui si verificò il tragico eccidio di Panicale del 15 luglio 1920. Ma il Fascismo era già alle porte. Passato il ventennio fascista e finita la guerra, le lotte ripresero con vigore, soprattutto grazie al sostegno del movimento sindacale e delle forze politiche della sinistra, dando luogo all’ultima fase di quel percorso di emancipazione cominciato molti anni prima. Questo viene raccontato nelle “Cronache dalle campagne” riportate dal quotidiano L’Unità durante il periodo che va dall’anno 1948 fino all’anno 1961. Quando finalmente i contadini raggiunsero la dignità di cittadini.
L’AUTORE
E’ nato a Castiglione del Lago nel 1954. Lascia la campagna con la sua famiglia e si trasferisce nel paese di Sanfatucchio nel 1961. Da molti anni Antonio Rocchini vive a Perugia con la sua famiglia. È in possesso di due lauree e di un’altra “mezza” in Filosofia. Ha svolto in passato attività politico-istituzionale “quando – sostiene – gli ideali facevano sognare un mondo migliore”. Questo lavoro rappresenta la sua seconda esperienza editoriale, dopo il suo primo libro: “1954 – L’ultimo mondo contadino” pubblicato nel 2015.