L’I.T.T.S. “Volta” di Perugia si mobilita e chiede la conferma del dirigente scolastico Rita Coccia per un altro anno

PERUGIA – “Rita Coccia resta“. O meglio: “Fatela restare”. E’ l’appello che nasce dalla mobilitazione generale dell’I.T.T.S. “A. Volta” di Perugia dopo che il Consiglio d’Istituto  ha saputo dalla dirigente scolastica, Rita Coccia, che dal prossimo anno sarà messa d’ufficio in quiescenza, non avendo ricevuto risposta alla richiesta, inoltrata secondo la normativa in vigore, di trattenimento in servizio oltre i limiti d’età.

La comunicazione ha provocato non solo un comprensibile dispiacere da un punto di vista umano e relazionale, ma anche e soprattutto grande preoccupazione per il futuro dell’Istituto.

Da qui la lettera aperta del Consiglio d’Istituto indirizzata all’Ufficio scolastico regionale e, per conoscenza a tutte le altre autorità competenti in materia, dal ministero della Pubblica istruzione all’assessorato regionale. Eccola.

“La scelta di inoltrarLe questa lettera aperta tramite stampa è stata dettata dal fatto che i tentativi di richiesta per un confronto sereno sulla questione non hanno mai ricevuto risposta; pertanto, è stato ritenuto l’unico valido modo per poter comunicare le ragioni che ci vedono convinti dell’assoluta necessità di trattenere in servizio l’attuale Dirigente Scolastica per almeno un anno, al fine di poter pianificare al meglio un passaggio di consegne efficace e costruttivo.

I motivi che hanno dunque spinto a scrivere e a pubblicare questa lettera sono prettamente legati al bisogno di conoscere le reali intenzioni perché, vogliamo sottolinearlo di nuovo, le richieste sono cadute nel vuoto e, se è vero che anche il silenzio comunica, in questo caso non è servito per ascoltare o ragionare meglio, ma per incendiare reali preoccupazioni di una comunità educante e da educare.

Siamo qui, quindi, in qualità di rappresentanti dei Genitori, degli Studenti, dei Docenti e del Personale ATA, a chiedere con una sola voce che non ci sia nessun cambio dirigenziale nel prossimo anno scolastico per il bene di tante ragazze e di tanti ragazzi umbri.

E’ solo questa, infatti, la causa di tante preoccupazioni perché l’organizzazione che si renderà necessaria a settembre, con il completo rientro in presenza dopo tanti mesi vissuti in situazione emergenziale, richiederà grande esperienza e conoscenza di tutti i bisogni e di tutte le esigenze di un’utenza così numerosa e varia. Siamo consapevoli che questo problema riguarderà tutte le scuole, ma sarà amplificato notevolmente per il più grande Istituto dell’Umbria!

E proprio ai numeri è legato il non poco gravoso compito di organizzare la nuova sede di Olmo che, con l’attuale Dirigenza, sarebbe diventata una straordinaria occasione per gli studenti e per il territorio tutto; infatti, la nuova idea di scuola sarebbe basata sul principio di un coworking professionale dove gli studenti delle classi terze, quarte e quinte, periodicamente e a rotazione, potrebbero svolgere attività insieme alle aziende del territorio alle quali verrebbe chiesto di portare competenze a scuola. Dove andrà finire questo ambizioso progetto?

Infine, ricordiamo che l’Istituto è da sempre fortemente impegnato nei progetti europei; ben otto sono attivi e quattro di questi, insieme all’Azione KA 120 Settore Scuola, dovranno proseguire con grande impegno per recuperare tutto ciò che non è stato possibile fare a causa della situazione causata dall’emergenza sanitaria. Vogliamo sottolineare, anche se la normativa è sicuramente nota al destinatario, che l’articolo 1, comma 257, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 modificato dall’art. 1 comma 630 della legge 27.12.2017 n. 205, prevede che, al fine di assicurare continuità alle attività previste negli accordi sottoscritti con scuole o università dei Paesi stranieri, il personale della scuola impegnato in innovativi e riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera, al raggiungimento dei requisiti per la quiescenza, possa chiedere di essere autorizzato al trattenimento in servizio retribuito per non più di tre anni.

Solo il Direttore dell’USR può autorizzare il trattenimento in servizio della Dirigente Scolastica prof.ssa Rita Coccia e il Consiglio d’Istituto dell’I.T.T.S. “A. Volta” di Perugia, per conto dei Genitori, degli Studenti, dei Docenti e del Personale ATA, Le chiede a gran voce di essere ascoltato in un’ottica dettata dall’interesse esclusivo per i quasi duemila alunni iscritti e per il futuro di un’Istituzione Scolastica che ha fatto e continua a fare la differenza per tutta la nostra amata Regione.

Confidiamo, questa volta, in una risposta! Ed anche che questa risposta sia dettata da saggezza e buon senso che, come diceva Henri Frederic Amiel, sono la misura del possibile e sono composti di esperienza e previsione. E’ calcolo applicato alla vita.

L’esperienza e la previsione ci devono portare, tutti insieme, a salvaguardare il benessere formativo ed umano dei nostri Studenti; salvaguardia che solo il trattenimento in servizio dell’attuale Dirigente Scolastica può garantire in un momento così complesso e fragile per tutta la società e per il sistema Scuola in particolare”.

 

 

Redazione Vivo Umbria: