FOLIGNO – E’ stata una bella serata quella organizzata ieri, 3 giugno, all’Auditorium San Domenico di Foligno dal maestro e pianista Luca Giuliani per un saggio / concerto che, oltre a presentare alcuni suoi allievi, ha visto la presenza sul palco di un nutrito gruppo di musicisti – la Special Musician Friends – e della storica voce di Bernardo Lanzetti.
L’iniziativa rock “Lezioni di piano” è così trascorsa piacevolmente per un paio d’ore attraverso un viaggio nella migliore musica internazionale degli anni ‘60, ‘70 e ‘80.
Si è iniziato con “The river” di Bruce Springsteen per poi passare a “Wild world” di Cat Stevens; salito sul palco il primo degli studenti band e Lanzetti hanno intonato “Have you ever seen the rain” dei Creedence Clearwater Revival.
Ancora il gruppo ed il cantante cremonese per un omaggio ai Procol Harum ed al suo leader Gary Brooker, recentemente scomparso, con “A whiter shade of pale” che in Italia venne portata al successo dai Dik Dik; poi un salto nella terra dell’irlandese Van “the man” Morrison e quello che forse è il suo capolavoro, “Moondance”, ed ancora “Unchain my heart” di Ray Carles.
Un altro studente per l’esecuzione di “Let it be” dei Beatles e nuovamente il binomio band + cantante per l’iconico ed immancabile brano della PFM “Impressioni di settembre”.
Un meritato spazio all’esibizione strumentale del gruppo e del Maestro Giuliani per far risuonare all’interno dell’Auditorium le note di “Isn’t she lovely” di Stevie Wonder.
Ancora quattro studenti per ascoltare nell’ordine “Hotel California” degli Eagles, Knockin’ on heaven’s door di Bob Dylan, “Walk on the wild side” di Lou Reed e di ricordare nuovamente Gary Brooker ed i suoi Procol Harum con “A salty dog”e ci si avvia verso il finale.
Il classico blues “Sweet home Chicago” ed “Il pescatore” di De Andrè quindi gli ultimi allievi per “With or without you” degli U2 e “A horse with no name” degli America.
A chiudere la serata bis con “Saliling” di Rod Stewart e la riproposizione di “Impressioni di settembre”.
Bravi i musicisti che hanno accompagnato Lanzetti e gli allievi in questo excursus temporale ed applausi per tutti nel finale.
Gli anni trascorrono ma tra aneddoti e ricordi il carisma dell’ex frontman di PFM ha brillato anche ieri sera meritando ancora una volta l’appellativo di “Vox Impossible”.