ORVIETO – Non solo e sempre malasanità nonostante tagli e una crisi della sanità pubblica ormai conclamata, purtroppo, anche nella nostra regione. In redazione, infatti, ci è pervenuta una nota da parte della Usl 2 Umbria che volentieri pubblichiamo.
“Nota di elogio e ringraziamento – si legge – di una paziente di Orvieto al dottor Andreino Tassi (nella foto di copertina a destra) e allo staff di Chirurgia multidisciplinare dell’Ospedale Santa Maria della Stella inviata al direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Piero Carsili e alla direttrice del presidio ospedaliero dottoressa Ilaria Bernardini: ‘Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il dott. Andreino Tassi e il dott. Alessandro Massara per la conduzione e l’esito dell’intervento chirurgico cui sono stata recentemente sottoposta all’ospedale di Orvieto. Dopo essere stata indirizzata al ‘Santa Maria della Stella’, l’equipe della SSD Chirurgia Multidisciplinare mi ha accompagnata al giorno dell’intervento con informazioni esaustive e gentilezza. La degenza giornaliera nel reparto ospedaliero è stata organizzata dallo stesso staff in maniera sollecita e attenta ai miei bisogni e il decorso post-operatorio, puntualmente monitorato fino alla rimozione indolore della sutura, è trascorso come previsto. Ai professionisti della SSD Chirurgia Multidisciplinare e al personale infermieristico e ausiliario dell’ospedale, vanno i miei più sentiti ringraziamenti’.
Il progetto di istituzione della SSD Chirurgia Multidisciplinare ad Orvieto – prosegue la nota stampa dell’Usl 2 – è stato fortemente voluto, elaborato e realizzato dalla Direzione Strategica Aziendale della Usl Umbria 2 e presentato nel novembre 2024 ai professionisti della struttura ospedaliera dal direttore generale dott. Piero Carsili e dal direttore sanitario dott. Nando Scarpelli, alla presenza della direzione medica di presidio e del direttore del dipartimento di Chirurgia Luigi Mearini. La Direzione Aziendale e la Direzione Ospedaliera ringraziano la paziente per l’imporante testimonianza “che conferma la bontà e l’utilità del progetto, fondato su un programma di collaborazione e integrazione tra professionisti e strutture con l’obiettivo di fornire risposte di qualità alla popolazione residente e l’ambizione di fare del ‘Santa Maria della Stella’ un centro di riferimento e un polo sanitario attrattivo per i pazienti di un più ampio bacino territoriale”.
