Leonessa, fra’ Giuseppe e il noviziato alle “Carcerelle” di Assisi: un santo amato e conosciuto in tutto il mondo

LEONESSAEufranio Desideri nasce a Leonessa, nel Reatino, l’8 gennaio 1556, da una famiglia ricca e appartenente alla nobiltà del paese. I genitori, Giovanni Desideri e Francesca Paolini, muoiono a poca distanza l’uno dall’altro, quando lui ha 12 anni. Eufranio fu così accolto da uno zio paterno, a Viterbo, che ne curò l’educazione religiosa e culturale. Ammalatosi, ritornò a Leonessa dove cominciò a frequentare il convento dei Cappuccini, allora sotto la giurisdizione canonica della Provincia dei Frati Cappuccini dell’Umbria, maturando la volontà di entrare nell’Ordine.
A 16 anni, nel 1572, veste l’abito cappuccino nel noviziato delle “Carcerelle” di Assisi e l’anno seguente, a 17, prende il nome di fra’ Giuseppe. Prosegue gli studi teologici e viene ordinato sacerdote. Ricevuta, nel 1581, la “patente” di predicatore inizia a evangelizzare i poveri delle campagne dell’Italia centrale. Ma in cuor suo accarezzava il desiderio di andare missionario tra gli infedeli. Nel 1587, finalmente, fu inviato missionario a Costantinopoli. Gli fu affidata, in modo particolare, la cura dei numerosi cristiani tenuti prigionieri dai Turchi.
Leonessa, Santuario: l’urna del santo si trova qui
Fra’ Giuseppe, però, ardente di spirito missionario, vuole annunciare il Vangelo e pensa di rivolgersi personalmente al Sultano dell’Impero Ottomano, Murad III. Nel tentativo di entrare nel Palazzo del Sultano, per parlargli, fu arrestato e condannato alla pena del gancio. Per tre giorni lo sospesero, con un uncino alla mano destra e uno al piede, a una trave alta su di un fuoco acceso. Salvato miracolosamente, dopo tre giorni fu liberato ed espulso dal paese.
Ritornò in Italia, dove riprese la sua predicazione itinerante attraverso i paesini e le campagne del Lazio, dell’Abruzzo e dell’Umbria. La sua era una predicazione di carattere popolare, con forti risvolti di giustizia sociale. Nei poveri, fra’ Giuseppe vedeva Gesù e per loro fondò Monti Frumentari e Monti di Pietà, ospizi per i viandanti e i pellegrini e piccoli ospedali per gli ammalati. Assisteva spiritualmente i condannati a morte e cercava, anche a rischio della propria vita, di porre fine alle faide familiari. Trascorse gli ultimi giorni della sua vita, sfinito dalle fatiche e logorato dalle penitenze, nel convento di Amatrice dove, a 56 anni, incontrò sorella morte.
Leonessa, reliquario d’argento
È il compatrono della Provincia dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria. Questa e’ la biografia ufficiale del Santo leonessano presente in tutti i libri, cataloghi cristiano-cattolico e calendari. Un santo veneratissimo in un tutto il mondo grazie al contributo dei confratelli francescani e dei leonessani sparsi in ogni continente.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.