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Le viole da gamba di Isabella d’Este ricostruite da Fabrizio Lepri e inaugurate da Philippe Pierlot. Ospite della serata Stefania Cruciani

PERUGIA – Nello scrigno settecentesco della Biblioteca del Convento di San Francesco al Monte, gli antichi suoni delle viole da gamba, strumenti unici, appena costruiti dalle sapienti mani di Fabrizio Lepri e dei suoi allievi, hanno preso vita in una serata di musica rinascimentale ispirata alla figura di Isabella d’Este. La nobile ferrarese, mecenate d’arte e musicista, esperta suonatrice di viola da gamba, ricevette in dono, per le nozze con Francesco II Gonzaga, un prezioso codice di composizioni profane scritte tra il 1480 e 1490 da importanti musicisti franco fiamminghi dell’epoca, denominato “Il Canzoniere di Isabella d’Este”.

 

 

Nel concerto di domenica 29 settembre, non solo la musica del Canzoniere faceva riferimento a lei, ma anche gli strumenti. Il progetto di ricostruzione degli strumenti di Isabella d’Este, ideato e realizzato da Fabrizio Lepri, docente di viola da gamba presso il Conservatorio Morlacchi, concertista e qui in veste di liutaio, si basa sulla riproduzione da iconografia. Ad offrire il modello di tali strumenti un affresco di notevole pregio dei primi anni del Cinquecento, L’incoronazione della vergine e angeli musicanti, contenuto nell’abside della Chiesa di Santa Maria della Consolazione a Ferrara. Attraverso un lungo lavoro di ricerca, progettazione e tecnica di costruzione filologica, Lepri, con la collaborazione di Anghiari Arts e grazie al finanziamento del Comune di Gradara, dopo due anni ha portato a termine copie affini agli strumenti dell’affresco e sicuramente di analoghe fattezze a quelli posseduti e suonati da Isabella d’Este.

 

 

Ad inaugurare questi specialissimi strumenti è stato chiamato un musicista d’eccezione, Philippe Pierlot, concertista e docente al Conservatorio reale di Bruxelles, che, insieme al suo Ensemble, ha offerto una precisa lettura storica dei brani del Canzoniere e ha incantato il pubblico valorizzando l’espressività e le potenzialità dinamiche degli strumenti. In un luogo incantevole di Perugia, ricco di arte e cultura, conosciuto come “Biblioteca barocca di Monteripido”, Pierlot e le componenti del Consort, grazie ad un affiatamento profondo e ad uno studio minuzioso del repertorio rinascimentale franco-fiammingo, hanno fatto conoscere e apprezzare la musica amata ed eseguita da Isabella d’Este. Ospite della serata la cantante Stefania Cruciani che ha impreziosito alcuni brani creando intensi dialoghi tra voce e viole. L’evento, sostenuto dal Comune di Perugia, Fondazione Collezione Bernardini e Associazione Arte e Musica del Perugino, è la prima tappa di un ampio progetto che, a partire dalla ricostruzione degli strumenti e alla presentazione in concerto, prevede ulteriori sviluppi per la diffusione e valorizzazione del repertorio rinascimentale e dell’antica arte liutaria.

 

Alma Gatteschi

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